Sfilata Dior prêt-à-porter SS 1995, on Getty Images by Daniel Simon
Lo studio sulla materia, il virtuosismo delle linee, l’iconica camicia bianca. Dal 7 settembre al prossimo 6 ottobre, la Sala degli Stemmi di Palazzo Malinverni a Legnano, sua città natale nella provincia milanese, ospita una retrospettiva per celebrare Gianfranco Ferré, “l’architetto delle forme” troppo spesso dimenticato dal sistema moda. L’esposizione, nata grazie al Centro di Ricerca Gianfranco Ferré del Politecnico di Milano a cui si deve la realizzazione dell’allestimento curato da Martino Berghinz, è un viaggio “tra ragione e sentimento” nella vita artistica e professionale del creativo, primo italiano al timone della maison Dior. In sinergia con la Fondazione a lui dedicata e guidata da Rita Airaghi, che ne custodisce l’heritage stilistico, la mostra regala un’esperienza multisensoriale inmersiva, impreziosita dalla connessione in digitale con l’archivio storico.
Bozzetti, immagini, foto d’epoca, capi che hanno fatto la storia. L’installazione, basata su geometrie pure e accentuate dal contrasto bianco-nero, fa da contraltare alla magnificenza della location. Il rigore lineare dei disegni, disposti in modo ordinato e meticoloso su pannelli perimetrali, si alterna al moto dinamico delle camicie, posizionate in groupage su una piattaforma circolare e mosse da meccanismi rotanti che conferiscono all’expo un tocco ironico e leggero. Suddivisi in aree tematiche, le opere disegnate sottolineano i principi cardine del design che hanno ispirato il couturier nel corso della sua carriera: il corpo, il volume, il colore, l’importanza del movimento del tessuto e l’attenzione assoluta per i dettagli. «È un piacere e un onore accogliere questo percorso espositivo per ricordare l’artista, perché tale considero uno stilista del suo rango, più illustre della nostra città», ha dichiarato il sindaco Lorenzo Radice che si appresta a festeggiare due anniversari contemporaneamente: il centenario di Legnano e l’ottantesimo compleanno del designer.
I familiari di Ferré, in seguito all’istituzione della Fondazione omonima nel 2008, hanno scelto di donare all’istituto meneghino il patrimonio archivistico e la sede di via Tortona, progettata da Franco Raggi. L’attuale patrimonio, quasi totalmente catalogato in una banca dati virtuale, presenta oltre 150mila documenti e artefatti fra schizzi, illustrazioni, scritti e appunti, filmati e rassegne stampa. Già studente del Politecnico dove conseguì la laurea nel 1969, con una profonda conoscenza delle regole dell’architettura, attraverso la sua eleganza gentile e uno stile unico amato anche dalle star internazionali, Gianfranco Ferré ha lasciato un segno indelebile e una forte eredità estetica che è impossibile eguagliare nel panorama fashion.
sketches by Gianfranco Ferrè on Pinterest