Il personaggio di Elisa nella terza stagione dell’acclamata serie L’amica geniale, le ha permesso di aprire le finestre e affacciarsi alla vita, con tutte le sue mille luci. Francesca Montuori è pronta a conquistare il mondo ed i suoi angoli. Così come il mondo è pronto a conquistarla, in ogni momento. Romantica, coraggiosa, determinata, fedele a se stessa. Francesca è un miscuglio di forza e vitalità, di storie da assorbire e da condividere con gli altri. Nei suoi occhi enigmatici e nella sua maturità solida, c’è tutta la verità pronta per essere immortalata.
Benvenuta Francesca. Nella terza stagione de L’amica geniale – Storia di chi fugge e di chi resta, hai interpretato Elisa Greco. Che giovane donna rappresenta, per te?
Elisa è una giovane donna degli anni ‘70, un’epoca di grandi cambiamenti, nel quale le donne si affermano come individui fuoriuscendo da ciò che era la società patriarcale. È molto innovativa come ragazza. Per me, lei è un discreto esempio della generazione di quell’epoca, si gestisce, è responsabile delle scelte che prende, corre veloce come gli anni ‘70. E per me, Elisa personalmente rappresenta un riscatto.
Dalle pagine dei libri alla serie, il tuo personaggio è stato plasmato in modo naturale. Quanto c’è di te in lei e cosa ti porti addosso di questa figura femminile così enigmatica ma anche tremendamente pura?
Elisa ha un incanto nello sguardo per la vita, per l’amore e per la bellezza delle piccole cose, che io avevo perso da tempo. Lentamente ho iniziato a capirla ad entrare in contatto, e in realtà quel luccichio è sempre stato lì e lei mi ha insegnato attraverso gli occhi a non perderlo mai più. Elisa è bambina eppure già donna, è stata questa la difficoltà principale renderla donna ma pur sempre una ragazzina di diciotto anni con la propria acerbità e immaturità che deriva dall’inesperienza.
Che esperienza rappresenta, per te, quella di entrare a far parte di una serie internazionale come L’amica geniale?
L’amica geniale è un progetto che ti cambia, che ti insegna tanto. Non potevo chiedere di meglio come prima esperienza, è stato un salto nel vuoto, ho conseguito il diploma ed una dopo ero alle prove. Io ho realizzato dopo tanto quando fosse importante, tutto il mondo è entusiasta, assurdo.
In che modo la recitazione ti rende viva e libera?
Mi rende viva e libera letteralmente. È una scossa di adrenalina, energia pura. È eccitate immergersi nella vita di altri, con le proprie storie, i loro problemi, il loro modo di fare. Tutto ciò mi da la carica giusta per vivere a pieno la mia vita. È un paradosso ma per me è così.
Quali sono le giovani donne che speri di poter costruire, incontrare e assorbire?
Ci vorrebbe un’altra vita per poterle raccontare tutte! L’essere umano è così vario che c’è l’imbarazzo della scelta. Qualsiasi donna sceglierò di raccontare e che inevitabilmente mi assorbirà, voglia che siano donne in cui credo di poter donare qualcosa senza risparmiami. Ogni donna che mi capiterà, per me sarà un dono e racconterò con amore le loro storie.
Per Francesca, la bellezza che significato ha?
Socrate diceva: ”Non dalle ricchezze ma dalle virtù nasce la bellezza” ed è ciò che penso io. La bellezza è un qualcosa di così complesso, non facilmente declinabile. La bellezza è un modo di vedere, di sentire, di percepire. E ognuno ha un suo modo di identificarla.
Se dovessi descrivere l’Arte con un’immagine, un libro, una canzone; cosa sceglieresti?
L’arte, per me, è un’alba nella mia vita intramontabile. Qualora tramontasse vuol dire che io sono tramontata con lei.
Location: Al Corbezzolo
Foto di Valentina Turci
Assistente: Linda Ruggiero
Make Up: Serena Ruggiero
Outfit: Alessandra Gallo