Da famosa e acclamata professionista del settore beauty e make-up, cosa nutre e ispira costantemente la tua arte?
Non mi considero un artista. Sono semplicemente una attenta osservatrice della realtà al servizio della creatività della moda. A nessuno piace vedersi più brutti: la Moda e di conseguenza il Beauty devono essere finalizzati al Sogno.
–“La pelle conserva le tracce della storia individuale”, questa affermazione è tua. Leggendo i tuoi numerosi tatuaggi, quindi, cosa scopriamo?
I miei tatuaggi li definisco le mie “cicatrici felici”. Rappresentano visivamente i passaggi importanti della mia vita, come le mie rughe e le mie occhiaie. Ne vado molto fiera. Una dichiarazione d’amore per il mondo del tatuaggio è Secret Potion No. 2 di Bullfrog . Un profumo creato apposta per me e mio marito con note metalliche e sentori d’inchiostro. Personale come i nostri tatuaggi .
– La bellezza è sinonimo di…
Proporzione e personalizzazione. Il mio mantra è : “Se tutti noi ci truccassimo allo stesso modo, avremmo tutti lo stesso volto. E questo non mi piace. Mi piace vedere la diversità, vedere diverse interpretazioni della stessa cosa”. Il mio concetto di bellezza è rendere unica ogni persona, in una filosofia che vede al primo posto l’espressione di sé, libera e creativa ma ovviamente anche “credibile”, ponendo una particolare attenzione al raggiungimento di quel perfetto equilibrio tra la bellezza intrinseca e le potenzialità del trucco.
– Con Romano Brida, il tuo compagno, nel 2013 hai fondato il Bullfrog Barber Shop. Raccontaci come è nato e come ti immagini l’evoluzione di questo progetto.
Con mio marito Romano Brida ci siamo resi conto che l’offerta beauty maschile, soprattutto in Italia, era piuttosto marginale. Romano ha preso un anno sabbatico dal suo vecchio lavoro di dirigente in una multinazionale giapponese per lanciarsi in un “salto nel buio”, aprendo il nostro primo negozio in zona Isola a Milano, nel neonato Motoquartiere. La risposta del pubblico è stata immediatamente positiva. Oggi abbiamo diversi negozi in Italia e siamo presenti in Svizzera, Germania, Francia e Cipro. A breve apriremo Bullfrog Barber Shop in Oman e stiamo ampliando la distribuzione per tutta l’Europa e il Medio Oriente.
–Quanto contano le contaminazioni socio-culturali nell’arte del grooming?
I canoni di bellezza variano molto in base al paese di origine dei nostri clienti, come ad esempio la scelta delle fragranze. I paesi arabi amano i profumi a base di Oud e hanno una cura maniacale per la barba. Nei paesi nordici Bullfrog ha principalmente una clientela di uomini d’affari che prestano particolare attenzione alla rasatura, alla sfumatura dei capelli impeccabile e alla cura della pelle e delle mani. Questo avviene anche nel nostro flagship store di Milano in piazza Alvar Aalto dove la grooming lounge lavora a ritmo serrato.
-Sei brand ambassador make-up di Byredo, brand svedese all’avanguardia. Quali sono le sue caratteristiche che ti hanno portata ad una collaborazione così interessante?
Sono onorata di poter collaborare con Byredo make-up perché condivido con Ben Gorham, il fondatore del marchio, e con Isamaya Ffrench un’idea diversa di bellezza, slegata da ciò che fa tendenza e più legata all’individualità di ciascuno. Inoltre sono per un make-up inclusivo, che vada oltre il genere. Mi ritengo una persona molto etica, quindi se fosse stato un brand che non stimo avrei sicuramente declinato l’offerta.
–Natale è alle porte: il regalo make-up più bello e sorprendente che hai mai ricevuto e quello che vorresti ricevere?
Adoro ricevere qualsiasi tipo di make-up, sperimentare nuovi colori e texture mi rende felice. Ma la cosa che mi fa letteralmente impazzire sono le valigie trucco. Ne ho una personalizzata per ogni talent che seguo costantemente. Le acquisto personalmente ma quando me le regalano è una gioia infinita. Anche se ho una stanza dedicata ai bagagli e all’archivio trucco, il make-up non basta mai! E purtroppo ha una scadenza perciò ciclicamente butto via tantissimi prodotti magari mai usati.