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E’ giovane, è salito alla ribalta grazie ai social, ma Matteo è rimasto con i piedi per terra. E’ un ragazzo pieno di sogni e di cose da trasmettere.

La sua vita? La musica!

Conosciamolo meglio.

Parlaci di te: dove sei nato, la tua famiglia, i tuoi studi fino ad oggi,
l’artista che stimi.


Sono nato e cresciuto a Cuneo, in Piemonte e sono uno di tre gemelli.

Da quando sono piccolo ho sempre amato la musica e le materie umanistiche e per questo ho deciso di frequentare il liceo classico, che finirò quest’anno.


L’anno prossimo probabilmente mi butterò nel mondo della comunicazione
per quanto riguarda l’università.

Gli artisti che stimo di più sono sicuramente Levante, Mahmood e Fabrizio De Andrè.


Cosa rappresenta per te la musica e come hai capito sarebbe stata la
tua vita?

La musica ha sempre rappresentato per me un veicolo per sfogarmi ed
esprimermi.

Sono una persona abbastanza riservata e raramente mi mostro vulnerabile.

L’unico momento in cui riesco a mostrare ciò che provo è quando canto.

Da quando sono piccolo, fare musica è il mio sogno più grande.

Soprattutto nell’ultimo anno, grazie alla visibilità che ho ottenuto e avendo
avuto l’opportunità di lavorare in modo concreto sulla mia musica, ho capito di non voler fare nient’altro che questo.

Il tuo primo singolo “Concedimi” ha riscosso molto successo, come hai
reagito?

Non potevo chiedere di meglio in un momento in cui di bello sembrava
esserci poco, tutto l’affetto e il sostegno ricevuto per “Concedimi” mi ha
veramente aiutato a prendere consapevolezza delle mie capacità e a
stimolarmi a lavorare ancora di più.

Il tuo successo non si ferma, è uscito il tuo secondo singolo “Casa di
specchi”, cosa ti ha spinto a scriverlo? Di cosa parla? Quale è la tua
ricetta per fare breccia nel cuore di chi ti segue?


Dopo una chiacchierata con una mia amica, sentivo di voler raccontare questa storia immaginaria : due persone che si cercano e si desiderano, senza riuscire però a dimostrarselo.

Quando scrivo cerco di mettermi “a nudo” e di essere il più vulnerabile possibile, perché a mio parere più si e autentici e più si riesce a trasmettere.

Come hai vissuto in questo anno così complesso, soprattutto per la tua
generazione?

È innegabile che sia stato un anno veramente difficile, pieno di costatazioni amare e brutte verità, come purtroppo penso per tutti.

Nonostante il periodo, è anche vero che a causa di questa pandemia sono stato obbligato a fermarmi e questo mi ha dato la possibilità di riflettere su che cosa volessi fare da grande e soprattutto che cosa volessi fare con la mia
musica.

Ti senti delle responsabilità nell’avere un pubblico giovane che ti segue?

Si, ma non me la vivo in modo negativo.

Anzi, penso che sia una cosa bellissima, ovviamente se si fa un buon uso dei social, avere la possibilità di trasmettere messaggi positivi ed educativi anche ai più giovani.

Cosa ti aspetti dal futuro? Sogni nel cassetto?

Spero tanto di poter continuare a lavorare alla mia musica con la stessa
motivazione di adesso e spero di poter far conoscere un po’ di più di me con i prossimi singoli.

Un mio sogno sarebbe quello di poter esibirmi live quest’estate, sia per mettermi un po’ in gioco sia per potermi finalmente confrontare con un pubblico che non sia solamente virtuale.

Invia un messaggio ai giovani che vorrebbero intraprendere il tuo stesso percorso, pieno di musica e parole

Ascoltatevi tanto e ascoltate cosa vi dicono le persone a cui tenete di più.
Non accontentatevi, siate autocritici con voi stessi, ma allo stesso tempo non
buttatevi giù se le cose non vanno sempre come vi sareste aspettati. Siate ambiziosi e lavorate tanto, sicuramente riuscirete a raggiungere i vostri
obiettivi!
Diciamo che questo messaggio è da incoraggiamento anche per me, che
sono solo agli inizi!

In bocca al lupo Matteo!

Ti auguriamo di realizzare i tuoi sogni e di continuare ad essere quel ragazzo che cantando dalla stanzetta di casa sua arriverà a calcare i palchi più importanti, mantenendo la stessa autenticità.

foto: Stefano Giuliano