Il giovane Niccolò Chiuppesi ha fondato questo marchio con l’idea di
recuperare dal passato per proteggere il futuro.
BENNU si impegna a recuperare capi sartoriali vintage e provenienti da stock invenduti. Attraverso la personalizzazione a mano con passamanerie, frange, scampoli di tessuto e altre applicazioni, ogni capo è reso un pezzo unico e numerato.
Ridurre la produzione di nuovi capi d’abbigliamento aiuta a diminuire l’inquinamento causato dalla produzione di nuovi abiti. In questo modo si allunga il ciclo di vita di un capo, recuperandolo e donandogli una seconda vita. Ovviamente i capi scelti, vengono selezionati con attenzione.
Non a caso il termine “BENNU” deriva dal termine deriva dall’uccello mitologico egizio consacrato al dio Ra, simbolo di rinascita e identificato con la fenice che rinasce dalle proprie ceneri.
Inoltre BENNU combatte la stagionalità e i ritmi frenetici del fast fashion, adottando un approccio slow, con collezioni esclusive e limitate. Anche il concetto di taglia subisce una variazione, infatti con l’intento di garantire fluidità di genere e inclusività, ogni capo ha una vestibilità che spazia dalla taglia XS alla taglia XL e non ha specifiche di genere.
“Lo Slow Fashion intende celebrare lo stile personale, di chi crea e di chi ne fruisce, incoraggia la documentazione dei processi produttivi promuovendo il consumo consapevole, valorizza la qualità e, indubbiamente, esorta a consumare meno e meglio“.