C’è un colore che rappresenta due opposti, inizio e fine e per questo è simbolo di equilibrio, di armonia, ma indica anche il mutamento.
Il colore del sorgere del sole e del tramonto.
L’arancione rappresenta la creatività, la fiducia sia in se stessi che negli altri, l’ambizione, la saggezza. È un colore legato alle emozioni, ma anche al piacere mentale e fisico.
Per la primavera estate 2020 la moda sceglie una tonalità conosciuta come Orange Peel, buccia d’arancia, vista sulle passerelle di Balmain, Capucci, Christopher Kane, Dawei, Marc Jacobs, MSGM, Nehera, Nina Ricci, Shuting Qiu e Tom Ford. Per quanto si possa pensare che sia un colore da indossare solo durante le ore di sole, Bibhu Mohaparta e Hellessy ci dimostrano il contrario.
Ma è sulla pelle che la sua carica di energia esplode: dalla borsa di Hermes, evergreen, alle nuova borse di Bottega Veneta, passando per i capi di Prada, Rochas fino ad Annaniki e Sally Lapointe che optano per la vernice.
Protagonista del look da uffico è la blousa oversize di Marni, che va con jeans bianchi e piccoli dettagli blu.
L’abbinamento con il bianco e il blu è tra i più classici, ma più avanti potrete vedere come possa essere abbinato con i toni del viola, del fucsia, del verde e dell’azzurro.
Per il tempo libero il meraviglioso maxi abito floreale di Stella McCartney andrebbe portato a piedi nudi in pieno mood anni 70, ma se non avete la fortuna di passeggiare sulla spiaggia, o sull’erba allora optate per un paio di ciabattine in raffia.
La notte si osa con l’abbinamento con un rosa freddo.
Le occasioni speciali hanno tessuti preziosi come la seta dell’abito Pinko e il tulle ombrè di quello di Ralph Lauren.
In spiaggia la cloche arancione in paglia rivisitata da Nina Ricci è en pendant con il costume.
E perché non osare l’arancione anche nel makeup? Non solo sulle labbra, ma anche sugli occhi come ci insegna la Make Up Artist Giusi Mertoli, che ha realizzato per i lettori di Spaghetti Magazine un look ispirato alla nuova campagna estiva di Kylie Cosmetics.
Pronte ad indossare l’arcobaleno?