Sia per la SS20 che per la FW 20-21, Borsalino si è ispirato a un momento preciso e importante per la storia del marchio.
Nella seconda metà dell’Ottocento, in Inghilterra, si è sviluppato il movimento Arts and Crafts con il quale è nato il design. Nascono così oggetti tra l’illustre e il pop con molti riferimenti culturali, ma anche con tutto il divertimento di un pensiero libero e forte.
“Gli stilemi di quel periodo reinterpretati in chiave contemporanea nella collezione Primavera-Estate 2020 dialogano con il mondo attraverso i miei interventi pittorici sulle immagini” dichiara Giacomo Santucci, creative curator.
È un approccio ironico e pop alla fotografia pittorica che propone un’idea di bellezza contagiosa. L’obiettivo è ispirare nel pubblico la voglia di giocare con i cappelli Borsalino, il coraggio di osare, la libertà di esprimersi e trasformarsi pur rimanendo sempre se stessi.
Per la collezione FW 20-21 ci sono modelli couture impreziositi da veri e propri gioielli come quello in feltro maculato con cinta-bustier in pizzo di cuoio, arricchito da due fibbie metalliche che riproducono la lettera “B” del primo logo ritrovata su una foto d’archivio di Giuseppe Borsalino.
Il cappello con la tiara in ottone dorato e strass che può anche essere indossata separatamente come diadema.
In un altro caso c’è uno scarabeo di fine’800 finemente lavorato in cristalli e jais e la riproduzione di un cappello medioevale con motivo melograni ricamati a punto pieno.