Dorayaki, nashi, shizuku, questi i nomi di alcuni dei soffici ed aggraziati dolci nipponici che stanno conquistando l’Italia.
Il merito è di Machiko Okazaki, chef pasticcera giapponese che insieme ad altre pastry chef, in un progetto tutto femminile, ha inaugurato la Hiromi Cake. Si tratta della prima vera pasticceria giapponese in Italia, aperta a Roma circa un anno fa e da poco anche a Milano.
Esattamente come nella tradizione giapponese, le materie prime (che arrivano direttamente dal Giappone) come fagioli azuki, patate dolci, sesamo, soia, vengono lavorate per lo più dalle mani esperte della squadra piuttosto che dalle macchine. Machiko, con le sue prelibatezze, racconta la cultura e la tradizione pasticcera giapponese.
I loro dolci sono particolarmente morbidi, spesso quasi del tutto privi di zucchero, con pochi grassi e dall’aspetto sempre estremamente curato. A guardarli così garbati nelle vetrine, si potrebbero paragonare all’impeccabile tipico aspetto delle donne giapponesi che appaiono sempre così perfette, con la pelle giovane e candida e i capelli sempre lucenti. Il progetto di Machiko ha intenzione di offrire la pasticceria nipponica tradizionale insieme alle rivisitazioni dei classici americani e francesi. Le vetrine espongono tutti i giorni con ordine maniacale, Mochi a forma di sfere a base di riso, Dorayaki simili ai pancake e farciti di creme varie, il Nashi, lo Shizuku, oltre alle Hiromi Cake, le monoporzioni d’invenzione propria.
Aperti da colazione a cena, passando per la cerimonia del the, Hiromi Cake offre ai suoi affezionati clienti anche il servizio delivery per il quale è stato pensato un packagingadatto a ciascuna tipologia di dessert.
Hiromi Cake è la prima ed unica attività specializzata soltanto in dolci giapponesi in Italia. Una vera sfida per Machiko Okazi e la sua squadra di donne, che approdano nella patria del buon cibo con il loro made in Japan.