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Riciclare e modificare capi è attualità

L’usato nella moda ora è proprio un settore e anche un’arte, che si reinventa ripescando nel guardaroba e riciclando capi e materiali. E’ un’azione resa celebre in Gran Bretagna negli anni settanta/ottanta presumibilmente diffusa dai punk contrari al consumismo. Sempre negli stessi anni, ma nella east coast, un posto centrale spetta a Dapper Dan che ha portato in una bottega di Harlem – New York City la pratica del riutilizzo creando indumenti dai pattern degli accessori griffati. Infatti, Dan ritagliava la pelle logata delle borse di noti brand e la applicava sui propri capi, un genio del recut. Negli anni novanta l’attività di riciclo viene coltivata dai designer inglesi Alexander McQueen e John Galiano. Negli anni 2000/2010 Stella McCartney è la protagonista dell’upcycling con utilizzo di nuovi materiali a minor impatto ambientale e rivisitazioni di capi d’archivio.

Dapper Dan, photo on pinterest.com

Dapper Dan, photo on pinterest.com

Stella McCartney, photo on stellamccartney.com

Attualmente è Miu Miu a cavalcare l’onda delle capsule rigenerate con pezzi vintage riciclati e rielaborati. Un fenomeno che esiste da anni ed ora è davvero trend. A tal proposito dei brand curiosi e da monitorare sono Giglio Tigrato, Les Fleurs Studio, Magm Recut, Melisaminca e Nogendervintage. Il primo è stato fondato a Milano da Carlotta Orlando e crea capi realizzati con tessuti deadstock mixando culture asiatiche, elementi di pizzo e broccati un po’ british. Il secondo è sinonimo di romanticismo spagnolo di proprietà di Maria Bernard, punta su pezzi vintage o nuovi progettati con materiali a riduzione impatto ambientale. Il terzo è l’idea della milanese Matilde Maiga che vuole, in maniera nostalgica, dare una seconda possibilità a pezzi 2000’s che si ha nell’armadio per una rivisitazione 80’s con inserti adidas, motivi mimetici, tagli e cerniere. Il quarto è un omonimo marchio attivista berlinese che mixa e matcha vecchi indumenti rivoluzionandoli in un nuovo articolo, esempio: una borsa frutto di un’unione tra una cintura inutilizzata, delle calze e un pezzo di una felpa in pelliccia. Il quinto è anch’esso made in Milano da Angelique Redaelli trasforma la passione per la tradizione sartoriale maschile in capi unici oversize tempestati da cristalli.

Miu Miu, photo on pinterest.com

Miu Miu, photo on pinterest.com