Un dialogo che unisce arte, moda e cultura, attraverso talk, mostre e percorsi espositivi.
Il dialogo tra arte, cultura e moda vive in un continuo gioco di specchi e rimandi, in un rapporto d’amore che si nutre di stimoli e innovazioni. E di bellezza, che va cercata, esaltata ma -soprattutto – anche preservata. Ecco perchè siamo felici di parlare della seconda edizione di Lucca Fashion Week(end), andata in scena dal 27 al 29 giugno proprio a Lucca, città medioevali tra le più affascinanti del nostro paese. L’evento è stato organizzato grazie all’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’associazione culturale POP, con la partecipazione della Camera di Commercio e varie associazioni di categoria. Fulcro della manifestazione sono stati gli spazi storici della città, che hanno ospitato innovativi percorsi esplorativi con l’obiettivo di valorizzazione il territorio e il saper fare. Unendo dunque moda, arte e cultura in maniera indissolubile e creativa. Punti cardine sono certamente la tradizione artigianale unita alla visione contemporanea dei brand giovani. Dunque, passato e futuro che si abbracciano, si fondono e danno vita ad un progetto più che vincente. Il calendario è stato ricchissimo di appuntamenti tra cui installazioni, talk, mostre e presentazioni ospitati nelle più prestigiose location storiche e palazzi d’arte. Negli presso gli Spazi Ex Cavallerizza c’è “Antonio Canova e il Neoclassicismo a Lucca”, un dialogo tra i capolavori in marmo e quelli in seta del maestro Roberto Capucci, a cura di Vittorio Sgarbi. Una mostra unica che, sola, vale il viaggio. Tra gli eventi promossi vi è poi Sotterranea, progetto espositivo che ha visto i sotterranei della città accogliere brand indipendenti e realtà artigianali di massimo pregio. Tra i brand indipendenti presenti citiamo Damiano Marini, Invaerso, Leight Studio, Maison Lamoureux, Maria Patrizia Marra per gli accessori; Saman Loira e Aza Lea per l’abbigliamento. Una menzione speciale va certamente a Rovi Lucca, con la sua collezione Erbarium. Il brand è stato protagonista di un’installazione elegante, dall’allure rurale ma estremamente chic e sofisticata nella cornice dell’Orto Botanico della città. Inoltre il Loggiato Pretorio è stato il palcoscenico di una masterclass, durata per tutti e tre i giorni, a cura di “Le vanità Profumerie” ed in collaborazione con Armani Beauty. “Creatività, innovazione e materie prime nell’imprenditoria di moda” è invece il titolo del talk moderato dalla giornalista Katia Perrini, che ha visto come ospiti speciali e speaker la designer Anna Molinari, founder di Blumarine, la professoressa nonché storica Maria Giuseppina Muzzarelli e la textile designer Elena Sanguankeo. Il talk ha rappresentato una momento di riflessione sulla moda, sulla sua filiera di produzione e non solo. A seguire, in Via del Fosso ha preso vita una installazione site specific curata dall’artista lucchese Francesco Zavattari, che ha creato un’intrigata tela di fili di seta, animando antichi spazi dismessi in un percorso interattivo tra materia e luce. Sempre in Via del Fosso si è dato spazio inoltre all’artigianato con la mostra laboratorio “La via della seta” e con il Filaticcio lucchese, dove l’artigiana e tessitrice Laura de Cesare ha presentato una tessitura del filaticcio lucchese su un telaio a pedali, allestito con tessuto storico locale, a rappresentazione di come esistano ancora – e per fortuna, possiamo dire – realtà artigianali, nella società di oggi in continua evoluzione. Una menzione speciale va alla mostra “Barbie”, tenutasi presso la Fondazione Banca del Monte e dedicata alla iconica bambola per antonomasia. L’esposizione ha visto presente un selezione proveniente dalla collezione privata di Renata Frediani, tra le più importanti collezioniste di barbie in Italia. Un ritorno al passato che ci ha fatto sognare. Nella cornice meravigliosa di Piazza San Frediano, all’interno di un luogo magico e in un cortile nascosto all’interno del Caffè Santa Zita, è poi arrivato il momento del talk che ci ha visto coinvolti come realtà editoriale. Quale migliore luogo per immergersi nella cultura e nella convivialità della città di Lucca. Qui, i nostri ospiti, Simonetta Gianfelici, Angelo Cricchi e Rebekah Gunther, hanno dato vita ad argomento di discussione basato su temi quali creatività, moda sostenibile, ruolo della donna e della società LGBTQI+ nel mondo creativo, produzione e consumi etici e rispettosi, mondo dell’editoria di oggi e relativi cambiamenti del settore e dei mezzi di comunicazione. Il tutto, coordinato e moderato dalla nostra Editor in Chief e Founder del magazine Emira M’Sakni. Interessante, coinvolgente e degno di nota, “Artisanal Crossroad”, progetto installativo diffuso che ha coinvolto brand indipendenti in altrettanti negozi e spazi iconici della città: citiamo Maria Patrizia Marra – Galliani Cristalli; Marzia di Biase – Renata Frediani Antiquario; Monte Sharp – Martinelli Luce; Pippilù – Antica Bottega di Prospero; Souldaze – Spinelli Silvano Cornici & stampe fatte a mano; Villa Trentuno – Sorelle Carozzi. Via del Battistero è stata scenario di un progetto espositivo collettivo dedicato alle antiquariato. Tessuti antichi e opere d’arte sono stati i protagonisti di questa via, che celebra la maestria artigianale e la tradizione lucchese. Tra le realtà coinvolte 800/900 ArtStudio con il progetto “La moda femminile nella pittura tra il 1800 e il 2000” una selezione di opere di maestri degli ultimi 150 anni della pittura internazionale dedicata alla moda; Teilo De Rizzoli Johnson Antiquartiato con una magnifica ricostruzione espositiva della storia dei tessuti di moda nell’antichità; e ancora Antiqua di Gabriella di Gregorio con l’esposizione di tessuti antichi in seta. Via di Chiasso Barletti è stata animata da un’esperienza interattiva tra le sue vetrine storiche. Qui moda e tradizione hanno generato una riflessione collettiva sulla sostenibilità delle fashion industry, tema caldo e più che mai attuale, e sull’ impatto ambientale nonchè su i suoi migliori possibili scenari. Tutte le vie storiche della città sono state meravigliosamente scenario di performance, sfilate e aperture speciali: Via Fillungo, dove Premium & Il Panda hanno presentato La Moda con le Mani e Schwa, due eventi con l’obiettivo di raccontare l’artigianato e l’approccio gender fluid legato alla calzatura. Via di Tiglio, con l’evento Orange fashion summer con installazioni floreali e presentazione delle nuove collezioni delle aziende locali e di nuovo Via del Fosso con una edizione speciale dei mercatini artigianali. La sera di venerdì 28 giugno la città ha ospitato infine la grande musica classica, con il concerto – evento “Puccini secondo Muti”, trasmesso in diretta in mondovisione su Rai 3, che ha reso omaggio al compositore italiano nato a Lucca e scomparso cento anni fa. Un evento unico ed emozionante. Uno spettacolo che ha già scritto la storia.
Il Lucca Fashion Weekend diventa così un weekend interamente dedicato a talk, mostre, percorsi e workshop che approfondisce il rapporto tra innovazione e tradizione nella moda. Con uno sguardo al passato ma con l’attenzione rivolta al presente e al futuro. La città di Lucca si è trasformata in un hub aperto al dialogo e alla sinergia attraverso il confronto tra realtà diverse tra loro. L’evento e l’iniziativa messa in atto ha permesso alla città di diventare un osservatorio, un punto di ricerca e di incontro, assolutamente fondamentale dal punto di vista della moda, sociale e culturale. “Siamo soddisfatti dei riscontri di questa seconda edizione – ha commentato l’assessore Paola Granucci, ideatrice della manifestazione – che rappresenta un ulteriore passo in avanti dopo i già ottimi risultati dello scorso anno. Lucca capitale della moda per qualche giorno“. E noi, non possiamo che essere d’accordo.