Monitorare marchi che utilizzano efficientemente le proprie risorse
Essere sostenibile oggi è un claim che fa cool, soprattutto per le aziende e gli investimenti che girano attorno anche se utopico esserlo al 100%. Tuttavia è un sano principio a cui auspicare perché sostenibilità significa benessere costante per una progressione futura dettata da consapevolezza. Quest’estate è sicuramente interessante seguire questi cinque marchi del settore moda come nel mondo luxury non si può non conoscere Stella McCartney da sempre leader nel settore per creare prodotti belli e desiderabili con il minimo impatto sul pianeta. Si utilizzano materiali più all’avanguardia, cruelty-free come cotone, lino, cellulosa, uva, mango, cashmere riciclato, lana trattata e pelle vegetariana. Il processo segue i principi della circolarità con misurazioni e continuo monitoraggio. Per la daily life un brand moda ecologico australiano è Bassike fondato nel 2006 e caratterizzato per il suo stile minimale ma efficace. E’ amato per l’impiego di cotone organico e jersey di alta qualità e fattura. La produzione sostiene le industrie locali in Australia e ha ricevuto diverse certificazioni B Corp e carbon neutral. Nelle calzature è opportuno monitorare Linking Dotz, azienda brasiliana che promuove un ecosistema di business alternativo dove la scarpa è un’opera d’arte realizzata nel rispetto del valore etico collegando idee e persone per creare opportunità. Responsabilità è il pilastro che sorregge idee etiche aziendali al fine di lasciare in eredità un mondo migliore. A tal proposito è difficile ricercare una catena di fornitori certificati e sostenibili e perciò il marchio si ritrova a produrre personalmente oggettistica quali i box delle scarpe confezionati con residui domestici riciclati. Spostandosi nell’outdoor un brand che suscita forte attrattiva è Cotopaxi, tanto colore e sostenibilità. Questo marchio è riconosciuto per il suo impegno a minimizzare gli sprechi con misure di emissioni utilizzando il Greenhouse Gas Protocol. L’obiettivo è cercare di implementare una strategia di circolarità più ampia che consenta una transizione dai materiali sintetici, dalla produzione non rinnovabile e dai sistemi lineari. Si sono fatti investimenti anche finanziare la transizione dei fornitori verso l’energia rinnovabile. E si termina con il beachwear e la voglia di estate tanto attesa con Lido, realtà tutta italiana. E’ fondamentale creare bikini carini, pratici e sostenibili di lycra e nylon in un background di artigiani veneti che controllano minuziosamente il processo creativo.