A Roma, all’interno delle Uccelliere Farnesiane sul Palatino, incastonate negli Orti Farnesiani, primo giardino botanico del mondo, con la curatela di Sofia Gnoli e l’organizzazione e la promozione del Parco archeologico del Colosseo, è in mostra una retrospettiva unica con abiti e accessori couture provenienti dagli archivi delle più celebri maison di moda al mondo. La curatrice della mostra, Sofia Gnoli, dice «Proprio come due Wunderkammer, le stanze delle meraviglie, che tra Cinquecento e Seicento ospitavano rarità naturali e artificiali, le Uccelliere accoglieranno abiti visionari e accessori nati dalle idee di designer internazionali. Vorremmo far vivere ai visitatori un’esperienza di stupore, come se si immergessero in un piccolo cosmo strabiliante, in cui c’è una corrispondenza tra uomo e animale, per guardare più lontano, al rapporto stesso con la natura». Da sempre, infatti, il mondo dei volatili fa parte del panorama del fashion donando un tocco di surrealismo. Si rimane incantati infatti di fronte al maestoso abito cigno bianco, una spuma di tulle completata da candide ali realizzato da Maria Grazia Chiuri per Christian Dior della collezione Cruise 2022, ispirato a un costume indossato da Marlene Dietrich a un ballo in maschera nel 1935. E poi ancora l’abito cigno nero, che riporta alla memoria la Odile di Il Lago dei Cigni di Tchaikovsky, di Alexander McQueen, l’ornitologo della moda, per Givenchy, facente parte della Haute Couture Autunno-/Inverno 1997. Così come anche il lungo abito nero, guarnito sul retro da una cascata di caleidoscopiche piume, ibrido tra uccello del paradiso e farfalla, griffato Thierry Mugler della Haute Couture Autunno/Inverno 1997. Una menzione particolare va inoltre l’abito Vittoria del colibrì, realizzato appositamente per la mostra Rara Avis dal designer Tiziano Guardini con piume di seta Ahimsa, seta non violenta, e ricamato con piume dello stesso materiale che, attraverso una manuale plissettatura soleil, donano all’abito la tridimensionalità. Infine, vi è poi una sezione dedicata agli accessori «aviari» di Anna Piaggi e provenienti dalla sua collezione personale, tra cui una borsa gabbietta con canarini e cappelli di Schiaparelli e Philip Treacy.