Un tributo all’eccellenza italiana: la maison Damiani celebra un secolo di bellezza con la mostra 100 x 100 italiani
In occasione del centenario del marchio, dal 19 marzo al 28 aprile, le Gallerie d’Italia ospitano la mostra di Damiani intitolata “100 x 100 Italiani”. Curata dalla docente di design del gioiello del Politecnico di Milano Alba Cappellieri e realizzata con la partnership di Intesa Sanpaolo, l’esposizione è un traguardo prestigioso per l’azienda di Valenza, le cui creazioni rappresentano l’arte manifatturiera, l’innovazione e l’eccellenza del Made in Italy. Damiani ha scelto di condividere con il pubblico una collezione di pietre rarissime, vere opere d’arte naturali, che prendono vita attraverso il talento dei maestri orafi. Il risultato è una collezione di cento capolavori di gioielleria, che testimonia la continuità di una tradizione artigianale unica e irripetibile, ma con apertura al futuro.
L’italianità, elemento cardine del DNA del brand, è anche il tema narrativo di questa mostra: la famiglia, rappresentata dalla famiglia Damiani; la maestria, con la collezione Mimosa; la creatività, con la collezione Margherita; la storia, con la collezione Belle Époque; la passione, con la collezione Fantasy Cut. Ogni gioiello diventa così una testimonianza viva di un secolo di dedizione e artigianalità. È un viaggio attraverso il tempo, che onora le tre generazioni, dal fondatore Enrico che, grazie alle proprie doti di maestro orafo, diventò punto di riferimento per il mondo della gioielleria tradizionale e per le famiglie nobili, che si affidavano a lui per la creazione dei loro preziosi più esclusivi, al figlio Damiano, che intuì l’esigenza di rinnovare la tradizione aprendosi alle nuove tendenze e conquistando un pubblico sempre più internazionale. Sino ad arrivare ai giorni nostri che vedono alla guida i suoi tre figli, Guido, Silvia e Giorgio, che ancora oggi lavorano onorando la straordinaria tradizione di Damiani, fondata sulla passione per la sperimentazione che ne ha guidato la realizzazione e che ci da ancora oggi, dopo cento anni, la conferma di essere l’unica realtà internazionale ancora presente sul territorio di origine.