La kermesse Londinese prende il via e festeggia 40 anni di vita
Londra è una citta controversa per natura, esprime un’aria punk ma vaneggia in un’aura baronetta. Ha sempre avuto una doppia maschera, viaggiando tra perbenismo e ribellione, e così anche la settimana della moda per osmosi rispecchia questo dualismo. Oggi ha inizio la fashion week, che andrà in scena fino al 20 Febbraio, presentando le tendenze autunno-inverno 24/25. Questa edizione sarà un po’ sfoltita rispetto alle altre ma sancirà un festeggiamento significativo: 40 anni, tappa importante che confermerà l’esaltazione del fur – free, il rilancio di Dunhill e ci porrà di fronte a grandi aspettative nei confronti di importanti nomi del fashion quali Burberry e Rocha. Già da tempo infatti il British Fashion Council impone il divieto dell’utilizzo di vera pelliccia nelle collezioni e man mano la tematica diventa sempre più centrale. Dopo una lunga assenza dalle passerelle, Dunhill appare con un rilancio del brand capitanato da Simon Holloway che celebrerà i 130 anni del marchio. In più, si aspettano grandi capolavori da parte di Burberry, con il giusto accenno di sobrietà. Un nostalgico romanticismo invece da Rocha. Confermati nel calendario Paul Castelloe, Erdem, Richard Quinn e Jw Anderson, mentre non mancheranno inoltre nuovi nomi come Leo Carlton, Tolu Coker e Harri. Assenti invece Nensi Dojaka, Rejina Pyo, Supriya Lele, Poster Girl ed anche Christopher Kane, impegnato con un riassetto interno del brand. Attesi Marques’ Almeida e Knwls e Dilara Findikoglu. Inoltre, grazie al BFC e alla sua canonica iniziativa #NewGen volta a lanciare i marchi emergenti, undici nuovi brand mostreranno le loro creazioni all’interno degli spazi de “The Old Selfridges Hotel” con il supporto dello store multibrand. Che dire, non sarà forse una fashion week scintillante come quella proveniente da New York e dalle sue mille luci, pettinata come quella di Milano, con le le sciure chic sedute da Sant’Ambroeus, nè elitaria come l’allure che solo Parigi riesce a trasmettere, ma nonostante ciò la curiosità è certamente alle stelle, perchè Londra è Londra, semplicemente unica.