Aprire i cancelli delle scuole per rendere visibile all’esterno la loro realtà: la dedizione, il lavoro, il sacrificio, l’eccellenza formativa di studenti ed insegnanti degli Istituti tecnici e professionali dell’aria Moda. Da cinque anni, come su una Catwalk incalzante, la Rete Tam – la rete nazionale degli istituti dei settori Tessile, Abbigliamento e Moda in tutta Italia – e Confindustria Moda – la federazione che riunisce le associazioni del Tessile, Moda e Accessorio – lavorano a doppio filo al progetto “Notti della Moda”, un momento di festa e conoscenza, di incontri e di osservazioni di tutto ciò che una scuola tecnica e professionale, che fa capo al terzo settore manufatturiero italiano che nel 2022 ha fatto 108 miliardi di fatturato, di cui 80 all’estero, e che conta circa 600 mila dipendenti, può offrire. Tre mesi di lavoro incessante, da ottobre a dicembre, in cui gli studenti e gli insegnati delle scuole che hanno aderito a questa iniziativa stanno sostenendo per rendere visibile alle famiglie, alla cittadinanza, ai futuri studenti la quotidianità delle scuole a cui appartengono. Un momento in cui il sentimento di appartenenza ad un determinato Istituto e distretto cadenza le giornate di questi “addetti ai lavori”. Il cibo più sano per nutrire giovani talenti che saranno gli artigiani dell’industria moda domani, ed una gratificazione per gli insegnanti che, con le scuole aderenti all’iniziativa, offrono gratuitamente il proprio tempo a sostegno di un progetto che non ha l’aria di volersi fermare alla quinta edizione, “perché – come sottolinea Roberto Peverelli, presidente della Rete Tam – per trasformare il pensiero, per smuovere l’opinione pubblica, per diffondere nelle famiglie una maggiore consapevolezza delle opportunità e delle qualità che una determinata scuola può offrire ai propri figli è necessario avere tempo. Iniziative di questo tipo devono diventare stabili”. Tutto è arte, e la moda è una forma d’arte dietro la quale si cela un lavoro immenso, non sempre percepito ed apprezzato. E queste scuole sono la base da cui tutto nasce, il loro valore, la loro qualità deve essere resa nota a tutti. Quest’anno sono tantissimi gli Istituti che hanno deciso di essere tra i protagonisti della quinta edizione di Notti della Moda, se ne contano più di 40 distribuiti sull’intero territorio nazionale. “Questa – ci spiega Paolo Bastianello, Presidente del Comitato Education di Confindustria Moda – è una delle più rare iniziative in cui ci si sente gratificati come docente, studente, scuola per un lavoro che non è assolutamente retribuito. Chi partecipa lo fa a titolo gratuito per il solo entusiasmo di farlo. C’è un impegno incredibile profuso da tutti dietro il confezionamento di abiti, nel backstage di una sfilata, nell’organizzazione di un evento. Portare una scuola a questi risultati è una espressione di sensibilità, di intelligenza, di una capacità di formazione dei nostri giovani che dovrebbe essere molto più premiante e premiata. Bisogna rendere note ai giovanissimi le opportunità di un comparto che non conoscono appieno, renderlo più attraente e queste iniziative permettono ai giovani di conoscere le potenzialità anche dei territori in cui vivono, dei vantaggi che la moda a livello territoriale può offrire, anche e soprattutto in un momento storico in cui l’industria della moda è oggetto di un notevole cambiamento, e le figure professionali richieste sono sempre più legate al mondo tecnologico ed informatico”. Nei primi due mesi la partecipazione delle famiglie è stata entusiasmante, al pari della crescita e della percezione fuori dalle scuole del progetto in questi cinque anni. Segnali super positivi per gli organizzatori che sottolineano come l’intento di tutti sia quello di proseguire questo percorso senza interruzioni cercando di innovarsi anno dopo anno. “Ci sono dei temi che, poi, nel corso del tempo sono diventati parti integranti del progetto – spiega il presidente della Rete Tam, Peverelli – punti centrali come il rispetto dell’ambiente da parte della filiera, la sensibilità verso questo tema anche dal punto di vista sociale ed economico e l’esigenza, che come Rete abbiamo sempre sostenuto, di promuovere cicli di formazione per il nostro corpo docente, perché la qualità dell’offerta che noi proponiamo agli studenti, e alle loro famiglie, negli istituti tecnici e professionali deve essere supportata dalle alte competenze dei nostri insegnanti, che con il loro lavoro devono contribuire a colmare il fabbisogno sempre crescente delle imprese. Quando andiamo a celebrare le “Notti della Moda” non possiamo tralasciare nessuno di questi aspetti”.