Come il più bello dei film, la più romantica delle scene d’amore di una pellicola d’altri tempi, Virginie Viard racconta la collezione Cruise 2023/2024 di Chanel attraverso una lente d’ingrandimento: Los Angeles. É lei la mente silenziosa, il genio dietro il successo di un brand leggendario. Passata dall’essere l’insostituibile studio director di Lagerfeld a direttore creativo del brand, la Viard è come l’alba per un nuovo giorno e sancisce, senza ombra di dubbio, una nuova era. Moda e cinema sono in assoluto i protagonisti di un sogno che diviene abito e poi collezione. Sono molteplici le sfaccettature del suo mondo colorato, gioioso ed elegante. Dal glamour degli anni ’20 e ’30 al ritmo degli anni ’70 e ’80: i decenni sono al centro della scena, con il sorriso sulle labbra. La Collezione Cruise della Maison (disponibile in boutique dal mese di Novembre) è certamente un omaggio al glamour dei grandi divi e dive del cinema. Evoca un modo di vestire fatto di mini-shorts, tute ricoperte di strass, bustier ricamati e canottierine, abiti ispirati agli anni ’60, e via dicendo. Los Angeles, il cosiddetto “California Dream”, il “well-being”…rappresentano così pure e reali espressioni di vitalità, di aria fresca. “Un viaggio – afferma Virginie Viard – una fantasia spensierata e felice”. Ecco, questa energia scintillante, che è al centro della collezione, si ritrova nell’allure che deriva dal progetto editoriale creato assieme a Chanel e assume un ruolo di primo piano esprimendosi attraverso una gamma di motivi, dai più geometrici ai più figurativi, e di sfumature. Collier, orecchini e hair clips scintillanti con logo Chanel, clutch dai toni pastello, bag metalliche che riprendono look decisi da vera LA girl. Il make up è deciso e denota perfettamente l’allure evocata dai capi e dalle modelle stesse. Non mancano smokey eyes e labbra rosso fuoco. L’atmosfera si irradia anche attraverso gli accessori, di importante accompagnamento ai look. Ed è così che, in un attimo, sembra di essere trasportati in un’altra epoca, in un mondo diverso, lontano, o forse vicino, in un scintillo di meraviglia che oscilla tra cinema, luci e sole californiano.