Alice Villa, oggi a capo della direzione creativa dell’azienda di famiglia per la sua quinta generazione, racconta di come il brand, da sempre legato stilisticamente alla città di Milano, abbia mantenuto costanti nel tempo, in oltre un secolo di storia, i valori dell’alta gioielleria italiana. La produzione, interamente realizzata nel loro laboratorio in un meraviglioso spazio adiacente alla loro nuova boutique, è frutto di un processo creativo che coinvolge gli artigiani che ne fanno parte. Dietro ogni pezzo Villa c’è tradizione, qualità, sperimentazione e tanta passione. La cura massima per ogni dettaglio è evidente anche agli occhi meno esperti ed è indubbiamente il linguaggio vincente per la narrazione dei loro valori.
Lei rappresenta la quinta generazione Villa. La vostra è un’azienda di famiglia dove la passione per la gioielleria si trasmette di padre in figlio: com’è stato entrare a far parte di una vera e propria tradizione? Qual è il suo primo ricordo legato al mondo del gioiello?
La tradizione è una grande risorsa e fonte di ispirazione per me ma allo stesso tempo comporta una grande responsabilità. Quando si prende in mano una realtà familiare come la nostra è importante trovare un equilibrio tra rispetto per il passato e per le linee stilistiche della tradizione e innovazione e sguardo al futuro. Spesso è difficile portare dei cambiamenti ma con passione tutto è possibile. Ricordo i pomeriggi dopo scuola sulle gambe del mio nonno materno, anche lui gioielliere, mentre mi mostrava cosa si faceva al banchetto da orafo e quando fingevo di avere una gioielleria in camera da letto e vendevo bijoux recuperati in giro per casa a clienti immaginari.
Cosa rende unico ogni vostro pezzo?
Dietro ogni nostro pezzo c’è tutto ciò che siamo noi: tradizione, qualità, sperimentazione e tanta passione. La cura massima per ogni dettaglio è evidente anche agli occhi meno esperti e credo che sia il linguaggio vincente per raccontare i nostri valori.
Alta artigianalità maestria orafa ed estrema raffinatezza sono le caratteristiche che vi contraddistinguono fin dagli inizi della vostra attività. Oltre ad un approccio innovativo nei confronti delle gemme che la natura ci offre. Chi si occupa della parte creativa in azienda?
Da qualche anno me ne occupo io in prima persona. Ho sempre avuto un animo creativo anche se ho deciso di seguire un percorso diverso, studiando economia e facendo le prime esperienze lavorative in quell’ambito. Tornare in azienda mi ha permesso di risvegliare quella parte di me. Il processo creativo coinvolge molto anche il nostro laboratorio e gli artigiani che ne fanno parte. È anche grazie a loro che le idee prendono forma e si affinano.
Tutte le fasi della lavorazione vengono eseguite nel vostro laboratorio? Ci racconti il processo che si cela dietro le vostre creazioni.
La produzione viene interamente realizzata nel nostro laboratorio. La scelta di non esternalizzare la produzione, che abbiamo rinnovato di recente quando abbiamo trasferito il nostro laboratorio in un meraviglioso spazio adiacente alla nostra nuova boutique, è un aspetto di cui andiamo molto orgogliosi. Sicuramente è una strategia più costosa ma riteniamo che la nostra forza stia proprio in questo. Lo scambio con il laboratorio è quotidiano, se non addirittura continuo. I clienti apprezzano il fatto di poter vedere dove i nostri gioielli sono creati e sperimentare in prima persona l’atmosfera quasi surreale che si respira in un laboratorio orafo.
Una tipologia di gioielli per i quali siete particolarmente famosi sono i gemelli. Che cosa rende così speciali i polsini Villa?
I nostri polsini sono speciali perché sono dei veri e propri gioielli, nei quali poniamo la stessa cura e esperienza destinata a orecchini e anelli. Inoltre, la varietà di modelli che offriamo ci rende assolutamente unici, con una collezione di oltre 1500 pezzi che spaziano da modelli più classici in oro e pietre dure a forme più ironiche in oro e smalto o scolpite in pietra, fino a gemelli gioiello con pietre preziose.
Vedremo a breve la partecipazione del marchio alla settima edizione di GemGenève, fiera internazionale dedicata al gioiello in programma a Ginevra dal 2 al 5 Novembre 2023. Cosa rappresenta per voi questa occasione? E quali saranno i pezzi immancabili che porterete in esposizione, a rappresentazione della vostra estetica?
GemGenève rappresenta per noi una vetrina internazionale e un importante traguardo. Siamo infatti stati invitati dal comitato organizzatore tra gli Emerging Talents. Il fatto di poter avere uno spazio come talento emergente, all’interno di una storia familiare di così lunga data è estremamente importante per me in quanto conferma che il nuovo corso del brand è apprezzato e riconosciuto anche dall’esterno.
C’è una pietra che la affascina o a cui è particolarmente legata? Perché? Ci racconti un aneddoto su uno dei vostri gioielli.
Ho la fortuna di potermi appassionare continuamente a pietre nuove e diverse, aspetto che è di fatto alla base del processo creativo. Le pietre mi emozionano nel profondo e ispirano la creazione di ogni gioiello. Per quasi ogni gioiello e polsino potrei raccontare una storia perché con ogni cliente stabiliamo un rapporto di fiducia che va al di là del semplice acquisto. Per alcuni clienti diventiamo amici e confidenti che contando sul segreto professionale, ci rendono partecipi di storie di ogni genere che non oserei mai raccontarvi.
Come definirebbe lo stile Villa in una parola?
Oserei dicendo Milanese. Il brand da sempre è molto legato stilisticamente alla città di Milano e alle sue forme più iconiche, come lo stile gotico del Duomo. Oltre a questo credo però che il legame si basi sull’attitudine. I nostri gioielli sono raffinati, mai esagerati. Certo, vogliono destare la curiosità di chi li osserva ma mai in maniera forzata. Il grigio, il brunito e il materico in generale richiamano le facciate dei palazzi più iconici della città e le meravigliose entrate per le quali Milano è famosa. Come le donne di Milano, i nostri gioielli però non temono i colori vibranti e le dimensioni più importanti, ma solo se ben bilanciati con il resto.