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Diretto da Greta Gerwig con Margot Robbie e Ryan Gosling, il film Barbie punta a essere uno dei titoli più importanti dell’anno.

Il primo live action al cinema della film Barbie, a racconto della bambola più famosa del mondo, punta a essere il film più chiacchierato dell’anno. Barbie è uscito nelle sale italiane giovedì 20 luglio, con un un giorno di anticipo rispetto agli Stati Uniti. Il film presenta Margot Robbie nei panni di Barbie, che sembra essere piena di dubbi e mettere in crisi il mondo di finzioni in cui è imprigionata. Già dalla notizia della sua realizzazione si è capito che intorno alla sua uscita si sarebbe creato un fenomeno culturale e di marketing. L’idea di portare sul grande schermo la storia di Barbie risale al 2009, quando la Mattel firma un contratto con la Universal Picture. Dopo cinque anni tutto passa alla Sony Pictures, senza però concretizzarsi fino al 2018, quando i diritti vengono acquisiti dalla Warner Bros. Nella scelta della regista, la produzione ha dato una chiara indicazione su cosa volesse dal suo prodotto, puntando a qualcosa che potesse sorprendere lo spettatore. Per il ruolo di protagonista, in passato era stato accostato il nome di Amy Schumer, poi quello di Anne Hathaway e quello di Gal Gadot, caldeggiato dalla stessa Margot Robbie quando era ancora “solo” produttrice del film. Nel cast ci sono anche Dua Lipa, al suo esordio, Emma Mackey, Kate McKinnon, Issa Rae, Hari Nef, Alexandra Shipp. Tra i Ken, oltre a Gosling, anche Simon Liu e John Cena. Margot Robbie, anche produttrice del film, interpreta la Barbie più Barbie che ci sia: lo stereotipo della bambola di Mattel, che vive ogni giorno perfetto nella sua casa dei sogni a Barbie Land. Ogni mattina viene svegliata dalla stessa, gioiosa canzone, fa la stessa colazione simulata, indossa gli abiti più alla moda ed esce con le amiche. Le altre bambole omonime ricoprono tutte le cariche pubbliche, fanno tutti i lavori e pensano, con il loro esempio, di aver ispirato milioni di bambine e sconfitto il sessismo sistematico. A Barbie Land, invece, i Ken sono solo Ken: trascorrono le loro giornate sulla spiaggia e vivono nell’attesa che lo sguardo di una Barbie si posi su di loro dando un senso alla loro esistenza. Uno di loro (Ryan Gosling) vorrebbe passare più tempo con Barbie stereotipo, ma purtroppo per lui ogni sera a Barbie Land è una serata di festa con coreografie preparate per l’occasione e ogni notte è una notte tra donne. Ma un giorno, tutto cambia e Barbie viene colta all’improvviso da pensieri di morte ed intraprende un viaggio di consapevolezza nel mondo reale. Si tratta di un viaggio da un punto a un altro e ritorno, in una sorta di percorso di emancipazione non solo per Barbie ma anche per Ken. «La confezione di Barbie è molto più divertente del noioso giocattolo all’interno della scatola», ha detto Johnny Oleksinski del New York Post, descrivendo così il pensiero di chi non è rimasto soddisfatto dal film. Certo è, che il film rappresenta una delle migliori operazioni di marketing culturale degli ultimi anni. E più che un film è forse un operazione di re-branding vera e propria.