S’intitola Freedom, o En Libertè, la mostra intitolata allo stilista Azzedine Alaïa e al fotografo Arthur Elgort, curata da Carla Sozzani e Olivier Saillard. Un’esposizione unica dedicata alla fotografia e alla moda che i due protagonisti hanno contribuito ad elevare. Insieme, Azzedine Alaïa e Arthur Elgort hanno plasmato la libertà della moda negli anni ’80. Nello stesso momento in cui il couturier vedeva il suo ideale femminino affermarsi con un numero sempre crescente di clienti, il fotografo lasciava gli studi e si appropriava del movimento e delle città come di un naturale e nuovo insediamento. Entrambi contribuirono attivamente al rinnovamento della rappresentazione di una donna affermata, determinata e indipendente. Entrambi partiti dall’idea che la pratica dell’arte ufficiale avrebbe guidato il loro destino per poi dedicarsi uno all’alta moda e l’altro alla fotografia; le strade di Azzedine e Arthur finirono per incrociarsi a Parigi, dove Alaïa, influenzato da Thierry Mugler, decide di diventare uno stilista a tutti gli effetti ed Elgort è ormai un famoso fotografo. Lavorando insieme ai servizi per le testate di moda più importanti, Elgort e Alaïa condividono l’avversione per i set e gli oggetti di scena superflui, che intralciavano la visione fotografica di uno e le creazioni scultoree dell’altro.
Le foto in bianco e nero di Elgort dovevano sembrare istantanee, preferendo il movimento esplosivo alle pose stereotipate dei modelli di moda attirando Alaïa che si identificò istintivamente non solo con il suo approccio innovativo, ma anche con quello rigoroso. Le modelle catturate dall’obiettivo di Elgort e vestite da Alaïa diventano così ambasciatrici di nuove forme di espressione in cui i due approcci artistici si incontrano senza mai scontrarsi. Linda Spierings, Jeny Howarth, Janice Dickinson, Bonnie Berman, Veronica Webb, Frederiaue Van der Wal, Naomi Campbell, Christy Turlington, Cindy Crawford, Linda Evangelista, Stephanie Seymour erano come divinità che danzavano sul fregio creato da Alaïa ed Elgort. La mostra presentata alla Fondazione Azzedine Alaïa a Parigi, fino al 20 agosto 2023, riunisce una trentina di fotografie di Arthur Elgort con i modelli originali di Azzedine Alaïa. Fotografie di culto e senza tempo, divenute essenziali per l’iconografia della moda del couturier, ma anche scatti più confidenziali e riservati compongono quest’esposizione unica. Il gioco, l’intuizione e la spontaneità qui all’opera avrebbero segnato un nuovo capitolo della fotografia di moda, demistificando le creazioni dell’haute couture per renderle alla portata di tutti.
È una celebrazione della fotografia e della moda di cui Alaïa ed Elgort stavano orchestrando la rinascita.