Il trionfo di “Everything Everywhere All At Once”
Senza troppa sorpresa, ad aggiudicarsi la vittoria degli Oscar 2023 e è stato Everything Everywhere All At Once, film fantasmagorico sul multiverso e sulle vicende sentimentali di una famiglia di immigrati cinesi negli Stati Uniti. Prodotto dallo studio indipendente A24, il film si è portato a casa sette Acadamy Awards degli undici per cui era nominato, compresi i premi principali per miglior film e miglior regia. Oltre al premio come miglior sceneggiatura e miglior montaggio, si è aggiudicato anche tre delle quattro categorie attoriali, con la premiazione della protagonista Michelle Yeoh, la prima attrice asiatica a vincere come miglior attrice, e dei co-protagonisti Jamie Lee Curtis e Ke Huy Quan. Anche qui, come da pronostico, la statuetta come miglior attore protagonista è andata a Brendan Fraser per la sua interpretazione di The Whale, film che ha vinto anche come miglior trucco (tanto in effetti ha fatto discutere il fat suit con cui Fraser è stato trasformato in un uomo pesantemente obeso). Altra pellicola vincitrice è Niente di nuovo sul fronte occidentale, che ha vinto quattro premi (miglior film straniero, fotografia, scenografia e colonna sonora). I due blockbuster dell’anno, Avatar: La via dell’acqua** **e Top Gun: Maverick, hanno invece vinto rispettivamente miglior effetti speciali e miglior sonoro. Possiamo dire tutti che, senza ombra di dubbio, gli Oscar rappresentano uno di quei momenti che aspettiamo tutto l’anno di vivere. E tra i momenti più entusiasmanti della serata non possiamo non menzionare Ke Huy Quan ed il suo discorso da vincitore. L’attore ha raccontato, con le lacrime agli occhi ed una commozione più che palpabile, come il suo sia un American Dream dei più lampanti, dato che la sua vita negli Stati Uniti è iniziata arrivando su un barcone e passando i primi anni in un campo profughi.
E poi, la valle di lacrime ha raggiunto anche noi quando lo stesso Ke Huy Quan è salito sul palco col resto del cast per la premiazione di Everything Everywhere come miglior film ed ha incontrato Harrison Ford, che presentava il premio. I due attori avevano lavorato assieme a Indiana Jones e il tempio maledetto quando Quan era appena un ragazzino. Altro momento da ricordare è quello che vede Michelle Yeoh protagonista: l’attrice è la prima donna di origini asiatiche a vincere un Oscar come miglior attrice protagonista, grazie al suo ruolo in “Everything Everywhere All At Once” dopo essersi affermata grazie a diversi ruoli in film d’azione con film come “007 Il domani non muore mai” e “La tigre e il dragone”. Nel suo discorso di ringraziamento ha detto: “Per tutti i bambini e le bambine che hanno un aspetto come il mio e che mi stanno guardando questa sera, questo è un faro di speranza e possibilità”. Abbiamo vissuto un’emozione quando, con Lenny Kravitz al pianoforte, l’Academy ha ricordato gli amici scomparsi. Tra questi, anche Gina Lollobrigida. Il segmento “In Memoriam” ha citato tra gli altri Irene Papas, Kirstie Allen, Ray Liotta, Irene Cara, Jean Luc Godard, Burt Bacharach, Angela Lansbury, Vangelis, James Caan, Raquel Welch e tanti altri che, anche da dietro le quinte, hanno contribuito alla magia dell’industria dei sogni. Tra questi il truccatore italiano Maurizio Silvi di “Moulin Rouge” e “Il grande Gatsby”. John Travolta non ha trattenuto le lacrime quando ha ricordato Olivia Newton-John, co-protagonista in “Grease”, scomparsa l’8 agosto dell’anno scorso a 73 anni. E poi, inaspettatamente da quanto preannunciato e da come ce la saremmo aspettata, arriva Lady Gaga: la popstar si è esibita in una performance commovente. Niente però abito da sera, niente trucco, solo una sobria treccia, una maglietta a maniche corte nera e un paio di jeans strappati. Trova il tuo eroe dentro di te” ha affermato la popstar, prima di esibirsi sulle note di “Hold My Hand”, la canzone nominata all’Oscar di “Top Gun: Maverick”.