E anche questa settimana della moda milanese è giunta al termine. Certamente, ciò che emerge e che appare chiaro sia stato il focus principale di ogni brand che ne ha preso parte, è il ritorno alle origini: il tornare all’essenza più pura racchiusa nel sapersi vestire. Nell’indossare un capo piuttosto che un altro. Nella praticità come valore riacquisito e ridefinito. Tutto questo diventa quasi un pensiero comune per tutti, mantenendo però, ciascuno, quella dose di stravaganza di racconto strettamente personale. E allora, come in ogni fashion week che si rispetti, abbiamo selezionato gli eventi e i fashion show che, a nostro avviso, sono i più memorabili ed hanno rappresentato al meglio questo nuovo concetto di moda. Nella loro genialità, modalità di espressione ed estetica creativa. A partire da Krizia che mostra la nuova collezione, fatta di un’attenta di ricerca di materiali, in Piazza Sempione. E poi la collab che nessuna sapeva di desiderare così tanto: Alexander Birman x Antonia. Il marchio brasiliano di calzature Alexandre Birman dà vita ad una collaborazione con la boutique multibrand milanese Antonia per una capsule collection d’eccezione. La silhouette dei sandali, in vendita in esclusiva da Antonia, è definita da cinturini effetto bandage che avvolgono i piedi come una struttura morbidamente imbottita. I modelli sono realizzati in raso di seta o in nappa e le fibbie impreziosite da cristalli trasparenti.Martino Midali, per i suoi 40 anni, porta invece in passerella forme fluide, volumi oversize e una moda inclusiva e versatile. Ospite d’eccezione la soprano Silvia Colombini, che ha introdotto il defilè, ammaliando tutti con le sue espressioni artistiche di canto. E poi l’evento della milanese Giada Benincasa, che non delude mai con i suoi capi “parlanti” amanti dai vip e non solo. Arriva poi il debutto di Fracomina, che il 21 Febbaio porta per la prima volta in passerella la sua personale espressione di femminilità, frutto di un cambiamento progressivo e costante, fino ad arrivare ad oggi. Pioniera dell’upcycling si riconferma Daniela Gregis, che sceglie il chiostro di Sant’Eustorgio come location per la sua collezione dall’animo retrò. Abiti dal tessuto goffrato, pompon di lana, ballerine e zoccoli fanno da protagonisti.
Chapeau a Maryling che decide di mettere all’asta i biglietti del fashion show per sostenere Save the Children per il terremoto in Turchia. Il designer israeliano porta in passerella una collezione ricca di abiti monocromatici e stampe ispirate a vari artisti. Un tripudio di pelle: ecco la definizione che viene alla mente dopo aver visto Iceberg esprimere la propria collezione, che riflette a pieno l’evoluzione del brand. Traversale, con un tocco di femminilità. Parlando di presentazioni, chi non ama Blazè Milano non può dire di essere davvero milanese. Brand dall’allure immancabilmente chic, Blazè presenta una collezione ricca di giacche in velluto, cappotti, trench e bomber, con bottoni oro. Chi non li vorrebbe tutti? E poi ancora, in termini di sfilate: cappotti lunghi e sartoriali e maglie classiche per Anteprima. Frange colorate, spalle a nuvola e patchwork di tessuto per Sara Wong. Armature futuristiche, maniche ondulate, tessuti metallici per Annakiki. Look seducenti, abiti scolpiti e trasparenze per Genny.
E lui, Andrea Adamo, colpisce tutti con un omaggio alla sua Crotone, sua terra natia. Colori intensi, giacche cropped, cappotti over, fasciature in tulle, pelle e denim tagliato a vivo. Siamo pronti per veder indossati i suoi capi da qualche celeb internazionale. Rinascere è poi l’obiettivo di Act N1, immaginare un futuro fruibile e un guardaroba in grado di mixare capi giocando sul “vedo non vedo”. Arriviamo da Cormio e, in un attimo, è subito poesia creativa: in un campo da calcio Jezabelle Cormio presenta la sua ultima collezione che si fa ispirare e prende spunto dal lato femminile del calcio, per accendere l’attenzione sulle difficoltà delle donne ad approcciarsi a sport considerati maschile. Una lotta, quindi, al pregiudizio. Parola chiave: divertimento.
Adriana Hot Couture, progetto eclettico tra arte e moda nato a Milano, ci ricorda che la moda può e deve ancora far divertire. Interessanti anche Raxxy, Hui e Shuting Qiu, che portato in Italia un dialogo comune tra Oriente e Occidente.
Tra le presentazioni e gli eventi degni di nota, vogliamo citare Furla, Viviers, Gianvito Rossi e Rene Caovilla. E poi ancora Arthur Arbesser, Giuseppe Zanotti, John Richmond e Mantù. Immancabili l’appuntamento con il talentuoso Alessandro Enriquez, che presenta la nuova collezione dal sapore pop e futurista. E con Mila Schön, che si rilancia sotto l’egida del suo nuovo direttore creativo Marc Audibet.
La mostra “White Canvas: LV trainer in residence” organizzata da Louis Vuitton attorno alla prima sneaker disegnata da Virgil Abloh, che per l’occasione verrà reinterpretata, è stata tra gli eventi più attesi. Presente anche Chiara Ferragni. Sogniamo, poi, con Luisa Beccaria, che non fa che conquistare tutti con i suoi abiti-creature dal saporre magico e rassicurante e dalle line morbide e dai tessuti leggeri. E infine lui, Salvo Rizzo, designer di Des Phemmes, presenta una collezione ricca di camicie ricamate, maglioni over con strass, piume, pelle e colori vivaci. Impossibile non amarlo.