Il tema fondamentale è “l’incontro” come esperienza individuale. Si ispira in parte all’analisi del critico e filosofo tedesco Walter Benjamin che, in un libro su Baudelaire, analizza il sonetto “A una Passante” sottolineando la simultaneità dell’esperienza dell’incontro e di quella della perdita, con la conseguente distruzione delle categorie di spazio e tempo nella folla cittadina della modernità industriale. L’estasi dell’incontro è un amore non tanto al primo quanto all’ultimo sguardo, al congedo che coincide con l’attimo d’incanto. (Io, io contratto come un maniaco, bevevo dai suoi occhi, cielo livido gonfio di bufera, la dolcezza che affascina in piacere mortale – C.Baudelaire “A una Passante” da “I Fiori del Male”)
In The Dance Of Smoke questo shock viene vissuto in modo capovolto. E’ la fredda e spettrale città in lockdown l’ambientazione dell’incontro. La sua estrema intimità, se da un lato appare quasi inquietante, dall’altro crea un senso di remota speranza ed unione. Dopo aver innescato una serie di riflessioni ossessive sulle paure e sull’inadeguatezza dell’io, lo shock genera una danza di fantasie e sogni di una vita perduta o forse mai esistita. Con l’ultimo sguardo, con il congedo, l’incanto di queste fantasie si trasforma in una danza di fumo le cui onde si mescolando nelle loro stesse curve dissolvendosi in una piatta e malinconica nebbia di imbarazzo e rimorso.
Credits
Creative Direction & Model: Sebastian De Wil
Photographer: Giovanni Salsano
Production: ADGS
Stylist: Miriam Petrillo
Make up: Miriana Granata
Hairstylist: Gennaro Di Costanzo