La Rinascente celebra il cattivo più longevo della storia del fumetto noir italiano con un progetto editoriale da collezione e un evento di lancio straordinario. Stiamo parlando di Diabolik. Sono passati 60 anni da quando quella notte del 1962 le edicole milanesi conoscevano per la prima volta il più sfuggente degli antieroi. Protagonista di oltre novecento albi editi da Astorina, Diabolik è entrato nell’immaginario collettivo, fino ad arrivare ad ispirare film, canzoni e persino romanzi. Ed eccoci qui oggi, a parlare di un nuovo progetto, ideato dal CEO di Rinascente, Pierluigi Cocchini assieme ad Astorina, il Colpo alla Rinascente. «Ho sempre sognato di far parte di un fumetto ma mai avrei immaginato che Diabolik ed Eva Kant potessero organizzare un Colpo alla Rinascente. Sono un appassionato di Diabolik sin da quando ero ragazzo e, con l’approssimarsi del 60° anniversario dalla sua prima uscita, abbiamo deciso di contattare la redazione Astorina – racconta entusiasta Pierluigi Cocchini. È stato fantastico, insieme al nostro team, immaginare, lavorare e organizzare questo compleanno in un luogo simbolo di Milano come Rinascente in piazza Duomo.» Il 3 Novembre, Diabolik ed Eva, impersonati da attori-acrobati, hanno portato a compimento il colpo calandosi lungo la facciata dello store con un vero e proprio show. All’interno, l’Air Snake al Design Supermarket, dedicato a un’offerta di merchandising con oggetti celebrativi e da collezione di ogni tipo, dalle litografie da collezione di Facciolo a volumi e T-shirt realizzate ad hoc e molto altro. Una performance live ha inoltre visto protagonisti il celebre fumettista Giuseppe Palumbo, autore anche della cover della serie audio, insieme alle tre voci interpretate da Francesco Venditti nel ruolo di Diabolik, Myriam Catania in quello di Eva Kant e Claudio Moneta, che dà voce a Ginko.
Questo progetto per lei è stato un sogno che si realizza, è così?
Personalmente credo molto nei fumetti. Rappresentano una forma di comunicazione che mi è sempre piaciuta e continua a piacermi. Diabolik è un personaggio perfetto per la Rinascente: di Milano, un rapporto paritetico tra Diabolik ed Eva e, anzi, a volte addirittura sbilanciato su Eva. Un rapporto paritetico con il suo grande nemico Ginko che, a sua volta, possiede un rapporto paritetico con la sua compagna Altea. Dettagli importanti e di una modernità e attualità assoluta. Ammetto di essere un appassionato di Diabolik e di aver pensato che potesse essere ben inserito nel contesto della realtà della Rinascente. É un progetto che trasuda passione. Quando con Mario Gomboli ci siamo incontrati, avevamo inizialmente pensato di realizzare semplicemente il compleanno di Diabolik, di strutturare le vetrine, di creare il logo all’ingresso. Successivamente, abbiamo poi pensato ai prodotti, mai realizzati da nessuno prima d’ora. Di conseguenza abbiamo quindi dovuto creare delle nuove immagini ed interpretazioni, che fossero attuali. A quel punto, abbiamo pensato alla realizzazione del life show, al party e così via. Fino, piano piano, ad arrivare fino a qui con il progetto completo. Ci sono voluti ben due anni.
Questo evento e l’unione di Rinascente con Diabolik richiama un po’ il concetto di “mètissage”: un incontro di due mondi apparentemente diversi tra loro che si uniscono per dar vita ad un progetto nuovo e vincente.
È proprio così. Lo spazio presente all’interno di Rinascente, l’Air Snake, è stato progettato a prescindere da Diabolik, tuttavia abbiamo creato lo spazio, casualmente, durante la fase progettuale di questo progetto. Ci siamo detti “sarebbe perfetto realizzare qui questo spazio”. Molto spesso, le cose vengono fuori man mano che si realizzano e, appunto, da cose distanti tra loro o che apparentemente non hanno niente a che vedere l’una con l’altra, può invece nascere qualcosa di utile. In maniera totalmente naturale.
Che sensazione prova a vedersi ritratto all’interno del fumetto, da buon appassionato?
È una sensazione stupenda. Non glielo nascondo, la prima cosa che ho detto agli inizi della creazione del progetto, è stata: tutto salta se non mi includete all’interno del fumetto! Ho messo un aut aut. E alla fine, così è stato. Posso dire che sia stato un progetto stimolante che ha appassionato tutti sin dall’inizio, in toto, e sempre di più con il passare del tempo. E siamo felici che si sia realizzato.