Signature di Weekend Max Mara celebra quest’anno un anniversario importante, la sua decima edizione, e lo fa firmando una collaborazione con l’architetto e designer di fama internazionale, Patricia Urquiola.
Il progetto è nato nel 2018 e attraverso collaborazioni con artisti e creativi provenienti da ambiti diversi, si pone l’obiettivo di offrire, ogni stagione, uno sguardo fresco e nuovo sullo spirito, l’estetica e i valori di Weekend Max Mara.
Ogni collezione propone una distintiva e personale interpretazione dei codici stilistici del brand, stimolando una creatività in continuo mutamento ed evoluzione, proprio come la farfalla, simbolo di leggerezza e libertà, che incarna lo spirito di Weekend Max Mara.
La capsule collection Autunno-Inverno 2022, Habito, si traduce in una contaminazione positiva di elementi, in cui la moda si mescola all’architettura ed insieme dialogano fondendo linguaggi e visioni contrastanti ma omologhe.
“Habito in Spagnolo ha il duplice significato di ‘abitudine’ e di ‘abitare’. Il mio lavoro consiste nel ricercare ogni giorno il modo in cui possiamo abitare uno spazio o vivere un’esperienza, sotto molteplici aspetti. Quindi, perché no, anche gli abiti possono far parte di questa ricerca. Dopotutto sono parti della nostra casa che ci portiamo dietro nel nostro percorso. La narrativa di questo progetto è incentrata su capi di abbigliamento che ti accolgono proprio come una casa, un habitat emozionale” sostiene Patricia Urquiola, aggiungendo come questo progetto acquisti così una dimensione personale ed intima.
Il talento di Urquiola dà forma ad una collezione composta da raffinate combinazioni, espressa attraverso sapienti abbinamenti e giochi di contrasto tra colori, texture e persino parti dei capi stessi, con effetti imprevedibili. Le silhouette ampie e disinvolte interpretano il mix di personalità che contraddistingue lo stile di chi ama viaggiare, in linea con il dna di Weekend Max Mara.
“Il mio ruolo nel mondo del design e la mia dimensione quotidiana si riflettono perfettamente in questa collezione. Inoltre, il mio approccio come architetto e designer è visibile e tangibile, soprattutto nella combinazione di diversi materiali, colori, trame, fantasie e pattern. In effetti, Habito riguarda l’inclusione e la stratificazione”, dichiara Patricia Urquiola.
Così una semplice camicia si trasforma in un maglione-camicia, cappotti e giacche trapuntate si fondono insieme in un unico capo.
I cappotti sono la parte più emblematica della collezione, la massima espressione del concetto ricercato da Urquiola. Si presentano come reinterpretazioni personali delle classiche silhouette di Weekend Max Mara, linee avvolgenti dove la tradizione della lana e dei tessuti in maglia incontra il nylon tecnico, creando effetti opachi, lucidi e riflettenti.
Questa capsule rimanda ai tradizionali capi spagnoli, rappresentati da orli colorati, volumi e plissè, omaggiando così le origini della designer.
Il colore, sapientemente utilizzato per evidenziare i dettagli, o per dare un effetto sfumato a bluse e maglie oversize, gioca un ruolo centrale nella collezione. Urquiola dichiara di aver scelto insieme a nuances naturali tipiche di Weekend Max Mara, anche colori contrastanti ed energici, dall’arancione al verde menta, fino al viola, come contributo ad una migliore ideazione di forme e design.
Gli accessori completano la collezione con una rivisitazione del Chelsea boot in morbida pelle, caratterizzato da frange sulla parte anteriore e dalla suola platform, e l’iconica Pasticcino Bag che Patricia Urquiola ha reinterpretato in due varianti: una con tessuto trapuntato dalle cuciture verticali, per un effetto tridimensionale, ed una con bagliori iridescenti. Le caratteristiche boule della Pasticcino Bag sono state ulteriormente ingrandite, per sottolineare il mood contemporaneo e distintivo.
Patricia Urquiola offre una propria riflessione sul suo lavoro: “Se consideriamo il processo di ideazione, la moda e l’architettura hanno molti elementi in comune. Proprio come in un progetto architettonico, per una collezione di moda si disegnano i volumi e si valutano i diversi punti di vista, come lo studio del colore e il rapporto con la luce. Il mio lavoro è una ricerca quotidiana su come possiamo abitare uno spazio o vivere un’esperienza, quindi perché non applicarlo anche agli abiti? Come scrisse il filosofo Emanuele Coccia, i vestiti sono come porzioni delle nostre case che portiamo con noi quando usciamo nel mondo. La narrativa della collezione ruota intorno a capi che ti accolgono proprio come una casa. È un habitat emozionale, come un guscio che portiamo sempre con noi.”
Taylor Hill, una delle top model più famose della sua generazione, nonché una delle modelle più seguite sui social media, ha prestato il suo volto per la campagna Habito. Entusiasta di questa collaborazione, dichiara: “Incontrare Patricia sul set è stato esattamente come avevo sperato, ed è stato molto divertente! L’interior design è la mia passione, e riuscire ad unire la moda, l’architettura e il design attraverso l’incontro con Patricia è stato incredibile. Ha un enorme talento, ed è stato emozionante comprendere il suo punto di vista sulla moda attraverso questa collaborazione”.
All photo by Max Mara