L’ARTE ORAFA MADE IN NAPOLI DI FRACESCO TRAMONTANO
TRAMONTANO GIOELLI è un brand creativo nato nel 2008 da Francesco Tramontano, giovane orefice napoletano. Lo spirito è quello di garantire che ogni fase della lavorazione si fondi sulla salda tradizione manifatturiera orafa del nostro Made in Italy ma, soprattutto, su una capacità innovativa particolarmente attenta alle tendenze ed alla nuove tecniche di lavorazione dei materiali. I gioielli di Francesco sono una dedica appassionata ed estrosa alle meraviglie del Mediterraneo e alle tradizioni partenopee. Il design, raffinato e curato fin nei dettagli, riesce a definire gioielli dall’impatto visivo originale e moderno, garantendo sempre creazioni riconoscibili ed indossabili con disinvoltura ed eleganza.
Abbiamo avuto la fortuna di chiacchierare un po’ con Francesco per farci raccontare la sua storia.
Ciao Francesco, come è iniziata la passione per il design di gioielli? Qual è il tuo background in questo campo?
La passione per questo lavoro è nata dalla voglia di dare forma alla mia creatività, con il gioiello riesco a trasformare le mie idee e dargli subito una forma materiale e tangibile. Hanno sicuramente influito le miei origini. La mia famiglia lavora da tre generazioni con l’artigianato nel settore della pelletteria. Nel nostro laboratorio avevamo un reparto metalli dove venivano costruite fibbie e altre applicazioni per le borse e cinture. Mi sono da subito appassionato a questo settore che mi ha dato la possibilità di avere un approccio al mestiere originale, sperimentando con materiali nuovi e diversi, lontani dalla classica oreficeria. Ho iniziato a creare pezzi unici con materiali preziosi e semipreziosi (oro, argento, bronzo, ottone e rame), pietre, vetri, conchiglie e legni raccolti vicino al mare.
Sono un’autodidatta. A 16 anni ho realizzato le mie prime creazioni con l’aiuto di artigiani che mi hanno introdotto al mestiere insegnandomi le principali tecniche orafe. A 18 anni ho capito che questa era la strada che avrei seguito ed ho acquistato il mio primo banchetto da orafo. Continuando ad affiancarmi ad altri artigiani per completare la mia formazione, ho deciso di aprire un atelier che ospiti sia l’esposizione delle mie collezioni, con accesso diretto al pubblico, che la mia postazione di lavoro. L’idea è quella di avere un’interazione diretta con i clienti e poter meglio trasmettere l’artigianalità che c’è dietro il mio prodotto.
Mi piace che tutti possano vedere i miei gioielli e al contempo soffermarsi ad osservare i momenti della lavorazione. Inoltre, la stilizzazione è alla base dei miei progetti e molte volte le forme che assumono danno spazio a interpretazioni; mi diverte sentire che un gioiello nato come un fiore guardato dai clienti diventi un sole, una stella o altro! Il confronto con il pubblico è diventato l’anima del mio lavoro.
Quali sono i materiali che preferisci usare e come li lavori?
L’argento è il mio materiale preferito, lavoro anche l’ottone e amo l’oro giallo che lavoro su ordinazione. Per le mie linee ho scelto l’argento e l’ottone per la loro matericità.
Le tue creazioni evocano le meraviglie di Napoli, cosa rappresenta per te la città?
Napoli e il Mediterraneo sono sempre presenti nelle mia anima e nelle creazioni. Napoli rappresenta la tradizione e le radici, che resteranno per sempre la mia musa ispiratrice.
Cosa ispira la tua creatività quando realizzi un nuovo gioiello?
Gioielli antichi, viaggi, culture, tradizioni e qualunque creatura vivente nel mare.
Che tipo di gioielli preferisci realizzare (anelli, collane, braccialetti o spille)?
Anelli e orecchini.
I gioielli spesso rappresentano per chi li indossa: umore e personalità. Quali emozioni speri che provino i tuoi clienti quando guardano e indossano i tuoi gioielli?
Positività e sapore di Mediterraneo.
Progetti futuri?
Far convivere il mio lavoro con il vivere a contatto con la natura, ma ci vorrà ancora un po’ di tempo.
Indossare un gioiello Tramontano è portare sempre con sé un po’ Napoli, impossibile “disunirci”!
Credits
Ph:Francesco Lembo, Marialuisa Mungiello, Mimo Visconti,