Che il nome Rosalinda derivi dal germanico “Roslindis” e significhi “difesa del cavallo”, forse non è un caso. Rosalinda è come un cavallo che, senza mai fermarsi, corre verso la propria libertà. Libertà di esprimersi, libertà di essere perdutamente e completamente sé stessa. Una donna dalle molteplici personalità. Attrice ma anche cantante, pittrice ma anche scrittrice. La danza, la scultura ed anche la fotografia sono sue grandi passioni, delle quali si nutre e senza le quali non potrebbe vivere. Innamorata di ogni forma di arte, Rosalinda vive libera dai pensieri e da ogni pregiudizio. La sua forte e impetuosa personalità la rende unica, come donna e come artista. Dopo un periodo difficile, Rosalinda si rialza, combatte, senza guardarsi mai indietro. Per lasciare spazio solamente ad emozioni positive, all’amore che ricopre ogni cosa e pulirsi del tutto dalle sofferenze passate. Sorprendentemente piena di vita.
La sua carriera è iniziata nel campo musicale ed è proseguita nel mondo della recitazione. Ha lavorato con grandi registi quali Quartullo e Bertolucci, Wilma Labate e Renato De Maria. Nel 2004 Mel Gibson l’ha richiesta per l’interpretazione di Satana nella pellicola, pluripremiata, La passione di Cristo. Da dove nasce l’istinto per la recitazione e la decisione di non proseguire con la passione, insita nel DNA di famiglia, per la musica?
La musica è senza dubbio ed in assoluto la mia più grande passione, insieme alla danza. Ho deciso, ad un certo punto, di allontanarmi dalla mia stessa passione non perché ho smesso di amarla ma perché non mi sentivo a mio agio nell’ambiente, non mi piaceva. La musica per me è cibo. In tutti i sensi. E senza musica semplicemente non potrei vivere. Non riuscirei a scrivere, a disegnare, a fare niente. Sicuramente, i primi anni non sono stati semplici, perché “chiudere” apparentemente con una propria passione significa privarsi di un qualcosa di personale, di intimo e rimanere, quindi, a “metà”. Ciò nonostante, per me, la musica è paragonabile all’amore: è un qualcosa che non può finire e non si spegne dal giorno alla notte. Quindi, mai dire mai. Mentre, per quanto riguarda il cinema, ci tengo a dire che io sono inspiegabilmente un’autodidatta, in tutto ciò che faccio. Ho lavorato anche in America, dove ho recitato in tre film. E poi, un giorno, mentre lavoravo a Milano e giravo il secondo film di Bertolucci, ho ricevuto una chiamata dalla mia agente americana, la quale mi avvertiva di rientrare subito a Roma perché era successa una cosa incredibile. Mel Gibson si era recato da lei per firmare la chiusura del film e, mentre era li, gli cadde casualmente lo sguardo verso una pila di foto di attori, tra le quali la mia. Il giorno dopo, scrisse la mia parte nel ruolo di diavolo nel suo film. Chiaramente, rimasi senza parole. Fu un’esperienza incredibile sotto ogni punto di vista. In seguito, dopo quel film, feci con Giancarlo Sepe una tournè di 8 mesi per lo spettacolo Dr. Jaekyll & Mr. Hyde, per poi, successivamente, sparire per un po’ di tempo.
Pittura e scrittura sappiamo essere due altre grandi “vocazioni”, che la identificano ancor più come un personaggio artistico a 360°. Se dovesse guardarsi da fuori ed auto-rappresentarsi, come si identificherebbe?
La pittura e la scrittura, così come la scultura e la fotografia, sono arti che io amo immensamente. Sono da sempre delle mie grandi passioni, sin da quando ero bambina. Se dovessi auto descrivermi, mi identificherei probabilmente come un’anima che pulsa e vibra a 3000. Che non si ferma mai. Di istinto, ti direi questo. Un’”anima obesa”, ovvero un’anima che si nutre di ogni cosa che vede ed osserva. Tutto ciò che ascolto lo faccio con gli occhi, assorbo ogni cosa.
Donna: cosa racchiude per lei questa parola?
Potrei identificare il mio concetto di “donna” con questo semplice esempio: nel momento in cui ci si tuffa nel mare, si scende giù, nel profondo, e si scoprono gli abissi. Ecco, la donna, nel bene e nel male ha una profondità straordinaria, proprio come quella del mare. Gli abissi rappresentano per me tutto ciò che racchiude l’universo femminile, ciò che esiste di più bello e profondo, pericoli compresi. La donna è tutto per me. Rappresenta il mare a tutti gli effetti, un qualcosa di unico ed indescrivibile, che è bellezza ma anche tempesta. E quindi, a volte, anche difficile da gestire.
Lei è una donna poliedrica dalla forte personalità e dall’animo libero, ma che ha provato sulla propria pelle fragilità e dolore senza paura di mostrarsi. Quanto è importante il coraggio e quanto conta per lei il rispetto?
Il rispetto è fondamentale. Purtroppo, in passato, molto spesso ne ho peccato e per questo, oggi, sono arrabbiata con me stessa. È un valore fondamentale, per ognuno e per ogni cosa. Per l’amore e per l’amicizia, che poi sono la stessa cosa. Purtroppo o per fortuna la mia indole caratteriale mi porta a dire sempre tutto ciò che penso, senza filtri e d’istinto. Sono più veloce della ragione stessa. Dico sempre agli altri “state attenti alle domande che mi ponete”, perché chi mi conosce sa che sono una persona che non riesce a tenersi dentro i propri pensieri e le proprie idee. Sono esageratamente sincera e schietta. Dall’altra parte, sono anche una persona molto emotiva e timida. Si, sono coraggiosa ma possiedo anch’io le mie paure e le mie fragilità, che fortunatamente tendo ad affrontare subito e a non arginare.
Molto spesso, essere donna oggi significa andare alla ricerca di canoni estetici volti alla irraggiungibile perfezione. Il corpo femminile è sempre più mass-medediatizzato. Se avesse davanti a sé una giovane ragazza che si appresta a diventare donna, che consiglio sentirebbe di darle?
Sicuramente, se avessi davanti a me una giovane donna, le direi di fare sempre ciò che si sente, realmente. Di essere sè stessa fino alla fine e in tutto. Purtroppo noto, sempre di più, al giorno d’oggi, una mancanza di personalità e di espressione personale da parte della nuova generazione. Vedo una tendenza sempre più frequente all’omologazione. Ognuno, e soprattutto i giovani di oggi, devono capire che è importante invece dire ciò che si sente, esprimersi per come si è e agire in base alle proprie idee. É importante essere sè stessi a 360°. Avere personalità, oggi, sembra quasi un lusso da non potersi permettere. E, personalmente, trovo tutto questo molto pericoloso.
Chi è oggi Rosalinda Celentano e che progetti ha davanti a sè?
Domanda complessa, alla quale è difficile rispondere. Forse, chissà, devo ancora capirlo. Tuttavia, mi fa piacere che ancora debba capire e ricevere tanto dalla vita, mi sento ancora una piccola bambina. Alcune volte non mi comprendo neppure io. Sto lavorando ad un libro contenente più di 150 disegni, ovvero delle denunce sul profilo sociale, delle chine, degli oli. Un diario, oserei dire. E poi, usciranno altri progetti, tra cui uno inerente al mondo della scultura, che presto si vedrà, e un progetto musicale. Vedremo. Io di certo non mi fermo, mai. Inoltre, credo anche che dobbiamo considerarci fortunati ed essere felici per ciò che abbiamo, se pensiamo anche solo a ciò che sta accadendo nel resto del mondo intorno a noi. Per questo motivo bisogna essere grati alla vita, ed io lo sono sempre.
Credits:
Photography: Karel Losenicky
Styling: Cori Amenta
Make-up: Giuseppe Giarratana using Giorgio Armani
Assistant photography: Roberto Grand