La collezione Autunno/Inverno 2022 di Carolina Herrera ha debuttato il 14 febbraio, riconosciuto in tutto il mondo come il giorno dell’amore. Attraverso silhouette definite e pezzi stravaganti, fra couture e anima latina, le modelle hanno illuminato la passerella del fashion show mentre la Sinfonia n. 5 in do minore di Beethoven suonava in tutta la stanza e la avvolgeva. Magia pura.
Il brand è ora guidato da Wes Gordon, anche se la signora Herrera è viva e vegeta e sedeva, per l’appunto, in prima fila per monitorare la situazione. A fianco a lei, la star di White Lotus Alexandra Daddario, l’esperta di teenager Sabrina Carpenter e la Regina delle influencer, Chiara Ferragni: un trio, quasi, proveniente da un altro pianeta.
Wes Gordon porta in passerella un inno alla raffinatezza e all’indole aristocratica della fondatrice della maison, mixando lo spirito couture a tracce di sensualità nelle scollature profonde e nei volant: corpetti plasmati sul corpo, gonne voluminose con pantaloni O con la camicia, tra broccati, nuvole di tulle e fantasie floreali. Maniche a sbuffo, abiti voluminosi da grand gala e costruzioni intagliate sul corpo. A coronamento del tutto: la Carmen di Bizet che funge da racconto della forza della stessa Carolina Herrera.
“Il nostro cliente cerca pezzi che celebrino il momento. Vuole il wow di Herrera per vivere il momento, per vestirsi di abiti”. afferma Wes Gordon
Con questa affermazione ben impressa nella mente, il designer ha dato vita ad una collezione fortemente ottimista, caratterizzata da una vena giocosa e frizzante. Molti i cenni alla signora Herrera: una camicetta, una giacca e un abito con cappotto, tutti con il tipo di maniche piene e “drammatiche” che lei prediligeva. Una camicia bianca aderente e una gonna a palloncino di seta moiré fucsia. Gordon ha combinato e reinterpretato i look: un cardigan aderente con dei pantaloni a sigaretta neri sormontati da una gonna a palloncino con spacco sul davanti. Gli abiti da festa con corpetti a corsetto e coppe del reggiseno “fluttuanti” e le nuvole di tulle plissé. Un abito audace ed affascinante, senza spalline, composto da grandi fiori ricamati in paillettes metalliche. E poi ancora un abito a colonna zafferano con cappuccio, un cappotto nero con la sua armatura ingioiellata, e un paio di maniche blu cielo che si stringevano al polso con corde da paracadute. Dato che gli Oscar si terranno tra 6 settimane, Gordon sembra quasi abbia voluto offrire opzioni e spunti di gala per qualche giovane star che si appresta a calcare il tappeto rosso degli Oscar.
Wes Gordon riprende una citazione del noto romanziere del 19° secolo William Thackeray, che disse: “il coraggio non passa mai di moda”. E sì, questi abiti sono – cito le note della sfilata – “audaci, sicuri di sé e pieni di fuoco”.
Ma senza donne di tutte le forme ed età sulla passerella, può una collezione esprimere davvero il coraggio quotidiano che una donna deve necessariamente avere per entrare in un mondo costruito per #GorgeousGorgeousGirls… ma non per tutte noi?