L’entroterra sorrentino si arricchisce di un nuovo gioiello: LAQUA Countryside, Resort di Cinzia e Antonino Cannavacciuolo progettato da lamatilde, studio torinese di architettura e design.
La costruzione, edificio che in origine era una casa padronale in cui lo stesso Antonino ha passato parte della sua infanzia, è incastonata in un ampio giardino con due orti e un frutteto e ospita al suo interno un resort di sei camere e un ristorante.
In linea con il suo approccio progettuale narrativo, lamatilde ha improntato il concept del Resort sulla riscoperta della memoria e della tradizione.
Due gli architetti a supporto dello studio di progettazione: Valentina Autiero per la parte del concept e della ristrutturazione architettonica, e Stefano Olivari per gli interior, lo styling e il disegno del giardino.
“La scelta dei materiali e delle lavorazioni, l’impiego del coccio pesto, delle pietre calcaree raccolte dal terreno e il recupero delle piastrelle originali dell’edificio – Raccontano – rimandano fortemente al luogo e alla tradizione. Il restauro degli elementi architettonici originali preesistenti nella struttura viene affiancato dal prestigio di nuovi materiali e processi di produzione, come le pannellature in ottone brunito e la scelta degli arredi, aggiungendo valore agli interni”.
Sensazioni ed emozioni rivivono nella Stanza della Nonna, del Tuttofare, dello Zio Matto, del Curato, di Annarella e di Marina.
Ogni camera è definita da un suo stile e una sua storia, offrendo agli ospiti la possibilità di soggiornare all’interno di sei racconti diversi
Lo scalone principale, anch’esso restaurato, è un omaggio alla cultura campana e all’estro artistico della famiglia Cannavacciuolo, con una collezione di sculture create dal padre di Antonino, noto chef e scultore.
Negli spazi comuni e nella zona ristorante, la maggior parte degli arredi è disegnata su misura da lamatilde, e realizzata dall’azienda DiSé, come l’importante mobile con ante in ottone brunito.