Valentino presenta la Haute Couture SS22 scegliendo un titolo esplicativo per la sua collezione: Anatomy of Couture, ad indicare il punto focale su cui verte tutto il lavoro: l’inclusione e la bellezza della diversità.
Pierpaolo Piccioli concepisce la collezione per dare dignità al corpo, evitando di omologare il suo significato costringendolo in un abito: “Lavorare su corpi diversi non è un limite, ma significa orirsi più possibilità.
Ho iniziato rompendo le regole, non per ottenere la stravaganza, ma per ricercare la bellezza nella mescolanza della varietà dei corpi. Il processo dell’atelier prevede che si provino tutti gli abiti della collezione sul corpo della house model. In questo modo si replica il corpo della modella dell’atelier in tutti i modelli diversi, per poi adattarlo a quello delle clienti.
Ho pensato di invertire il percorso e pensare gli abiti a partire dalla diversità dei corpi.”
Pierpaolo scardina gli archetipi sacri dell’anatomia della haute couture, mettendo in discussione oltre un secolo di storia. Emerge la necessità di enfatizzare la diversità e la bellezza di uomini e donne che indossano creazioni uniche e preziose, rompendo le barriere di fisicità ed età.
La couture maschile dialoga con quella femminile, in una costruzione corale che vede una composita armonia di corpi intrecciarsi con una couture democratica, ricca, ma allo stesso tempo senza eccessi, spogliata del concetto elitario che la contemporaneità ha reso retro. “Ogni look è individuale, ogni look è unico e ha una sua genesi speciale. Lo studio che è stato fatto sul corpo è un dialogo condotto scientificamente, romanticamente e sessualmente.”
La sfilata ha preso luogo nella sede parigina della maison a Place Vendôme, sulle note di Antony and the Johnsons, sulla grande scala a chiocciola che dalla sartoria porta nei saloni dell’atelier, creando un interessante gioco di spazi.
Ad aprire lo show, la top model icona degli anni ‘90 Kristen McMenamy, con un mini dress nero, indossato con guanti en pendant e autoreggenti a vista.
Nella collezione capi scultorei sono impreziositi da paillettes, perline e piume. Drappeggi leggerissimi, volants, intarsi e fiocchi svelano il lessico distintivo di Pierpaolo Piccioli.
Le nuance neutre e illuminate da bagliori di oro o argento si alternano a colori esplosivi dai toni accesi o fluorescenti