“Fotografare Pino non è mai stato semplice” sono queste le prime parole del fotografo Guido Harari, co-curatore della mostra insieme a Alessandro Daniele, figlio di Pino, all’apertura di Pino Daniele Alive, La Mostra.
Organizzata dalla Fondazione Made in Cloister, la mostra celebra l’indimenticabile artista partenopeo Pino Daniele con un progetto espositivo multimediale e itinerante, che regala una prospettiva nuova ed inedita. Le coordinate spazio temporali dell’evento : complesso di Santa Caterina a Formiello a Napoli, sede della Fondazione, dal 18 settembre al 31 dicembre 2021.
Scatti inediti che raccontano la storia di un’anima soul, di una contaminazione di odori, sapori, consistenze con cui Pino ha mescolato la sua arte di far poesia, musicandola, con la vita vera. Così come la definisce Guido Harari, si tratta di una mostra viva, in cui gli scatti sono accompagnati da eventi come concerti, performance musicali, percorsi multimediali. Un mix di immagini che hanno caratterizzato le copertine dei suoi dischi storici e di fotografie digitalizzate appositamente per la mostra. A cominciare da alcuni ritratti giovanili scattati da Lino Vairetti della band Osanna, per passare, seguendo uno sviluppo cronologico, alle immagini di Mimmo Jodice, Cesare Monti, Guido Harari, Luciano Viti, Giovanni Canitano, Adolfo Franzò, Roberto Panucci, Letizia Pepori.
Così come osservato da Alessandro Daniele “Non si può essere esaustivi in un unico percorso perché Pino ha un catalogo musicale e di scritture vastissimo. Quello che abbiamo cercato di regalare a chi verrà a visitare la mostra è un’esperienza. Non ci sono riproduzioni ma tutti gli oggetti sono stati realmente posseduti da Pino e passati nei suoi camerini, accompagnati da foto estemporanee in cui prevale il suo umorismo e la sua ironia”.
Inserita all’interno del progetto ad ampio respiro di Made in Cloister per la rigenerazione urbana dell’area di Porta Capuana a Napoli, i cui motori sono l’arte contemporanea, il design e le grandi tradizioni artigianali della regione Campania, la mostra è un invito ad incontrare Pino.
La colonna sonora che accompagna l’atrio è un viaggio personale del figlio di Pino, Alessandro, che ha regalato a noi tutti, alcuni spezzoni inediti.
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