Assistere alla realizzazione di un prodotto ne fa comprendere la complessità, rende tangibili le lunghe ore di lavorazione formate dai più sottili passaggi; la cura artigianale si rivela nella sua totale onestà, con i suoni decisi ma delicati di strumenti e mani sapienti, accorte ad accompagnare ogni fase che dà vita a una creazione.
È un’immersione sensoriale quella di Mastery Tales, il progetto social di Valentino Garavani composto da una serie di episodi con l’intento di narrare il fervore creativo dei pezzi iconici e portare alla luce sia la maestria dell’artigianato italiano, sia la passione che contraddistingue la Maison guidata dal direttore creativo Pierpaolo Piccioli.
Il quinto capitolo di questo racconto di archivi è dedicato alla nascita della Rockstud Alcove box bag, introdotta nella collezione Valentino Roman Palazzo Autunno 2021: una sorta di video dietro le quinte, capace di sprigionare una vera magia, regala una “narrazione di bellezza” del modello petite silhouette.
84 pezzi in totale, assemblando e cucendo – rigorosamente a mano in un viaggio lungo sette ore – forme ed elementi capaci di far acquisire personalità all’item.
Chiusura iconica Fliplock Rockstud in primo piano, in alto. Stampa oversize del logo, sul retro. Fodera in nappa rossa, all’interno, in un contrasto provocatorio con l’esterno. Borchie in ottone anticato (particolare distintivo delle collezioni accessori di Valentino dell’ultima decade) in numero di 262, a circondarne il perimetro e illuminare la tracolla.
Sono le caratteristiche della Bag più distintiva dell’attitudine punk della famiglia Rockstud Alcove, laddove i codici Couture abbracciano lo stile più street con tocchi di dettagli audaci. Ne deriva un’eleganza decisa, che si articola in tre varianti: classic black, iconic red e animalier, alle quali si aggiunge una versione allover stud, interamente ricoperta di borchie.
Al termine, la Valentino Garavani Rockstud Alcove box bag è custodita nell’intimità di una scatola personalizzata in un elegante corsivo.