Questi scatti sono stati realizzati in uno dei pochi squarci di verde nella nostra città, Milano. Sono il frutto di input visivi suggeriti da alcuni quadri, che rappresentano più in modo fantastico che riproducibile, alcuni possibili scambi tra corpo e ambiente. Non è stato facile ritrovare disinvoltura nelle pose prese ad esempio, una sfida per cui è il corpo a doversi modellare alla personalità statica della natura circostante. La storia dell’essere umano è una storia di sfruttamento: donne e terra hanno storicamente subito colonialismo, repressione e controllo; in quest’epoca storica dobbiamo cambiare rotta. Prendono forma grazie ad alcuni indumenti di Cri Loi e Uncinetti Molesti. Uncinetti molesti è un collettivo che per sfuggire al vuoto del lockdown ricoperto di digitalismi ha combattuto l’isolamento creando una nuova forma gruppalità, non piu’ chius* nei salotti ma aperti attraverso i social al mondo esterno, utilizzando per esprimersi essenzialmente tre strumenti: filati, uncinetti e sorellanza. CRILOI aspira a produrre uno stile con una costruzione drammatica, tagli strutturati, e forme radicali che creano una sorta di sudario che allo stesso tempo trasforma e accentua la donna che li indossa.
Photo by Sofia Blu Cremaschi
Art direction Giulia Krakpot
Models Sisters
Credits Clothes
Cri Loi
Uncinetti molesti