Attrice, modella ed imprenditrice digitale. Cristina Marino è composta da tanti colori ed altrettante sfumature. Con il suo primo libro ‘Il metodo Befancyfit’ parla alle persone, con sincerità, non ponendo mai barriere e filtri. La prima regola per stare bene è volersi bene, questo è ciò che cerca di trasmettere quotidianamente alle persone che la seguono sui social. Sfogliando le pagine del libro di Cristina Marino, mi soffermo su una frase ben precisa in cui descrive quell’avventura che l’ha portata fin qui, fino a creare qualcosa di concreto e dinamico come il progetto Befancyfit: “Ci ho creduto fino in fondo e a volte è questa l’unica cosa che conta”.
Ed accade così quando credi in un progetto e quel progetto diventa un vero e proprio punto di riferimento per chi hai intorno, per chi sfiora la tua vita e la assorbe, per chi condivide la sua vita con te in qualche modo, per chi non conosci ancora e che conoscerai, prima o poi.
Come nasce il libro “Il metodo Befancyfit”?
Ci tenevo a comunicare in modo diretto con le persone che mi seguono. Ho inserito all’interno di queste pagine il mio pensiero, il mio linguaggio, il mio volto. Ho pensato che avere un manuale scritto da rileggere, quando vuoi, sia un valore aggiunto per chi segue il programma Befancyfit ed un vero e proprio stile di vita. Mettere per iscritto le cose ha una forza maggiore. A volte quando ti senti dire determinate cose, dopo un po’ le dimentichi. Invece, la lettura, giorno dopo giorno, assume un significato diverso.
Tra le prime pagine, leggo una frase molto importante: “La prima regola per stare bene è volersi bene”. Infatti, affermi che non è la bilancia a stabilire il tuo benessere ma il modo in cui riesci a costruire uno stile di vita sano.
Le persone, spesso, si focalizzano sul risultato finale. Ma quello che conta è la decisione iniziale. Quando scegli di seguire un certo stile di vita soltanto per arrivare alla prova costume, sai già che quell’obiettivo durerà ben poco. Invece, se scegli di costruire uno stile di vita sano, significa che stai anche scegliendo di volerti bene, di guardarti ed essere una spinta per te stessa. Più ti piaci, più sei motivata ad andare avanti. Nel momento in cui inizi ad amarti, lo faranno anche le persone intorno a te. La bilancia può aiutare all’inizio ma non è il vero parametro da considerare per la tua vita e per il tuo benessere. Stare a dieta per tutta la vita diventa un’agonia. Io credo che sia molto importante costruire uno stile di vita sano ed equilibrato.
Ne “Il metodo Befancyfit” parli anche del tempo, di quel tempo che “scegliamo” di dedicare alla nostra persona, ogni giorno.
Credo che sia importante dedicarsi mezz’ora al giorno per praticare sport e fare attività fisica. I nodi da sciogliere sono le convinzioni che molto spesso le persone creano per non fare determinate cose. A volte, decidono di raccontarsi delle scuse per non curare il proprio stile di vita e ci credono fortemente pur di non sentirsi in colpa. Invece, penso che sia fondamentale ritagliarsi uno spazio per allenarsi e fare esercizi. Dobbiamo scegliere il nostro tempo, questo fa la differenza.
Poni molta attenzione anche alla scelta del cibo che mangiamo. C’è un capitolo dove sfati una serie di convinzioni su alcuni alimenti che le persone pensano possano far male.
Mi piace l’idea di provare a convincere le persone ad interessarsi ad un argomento del genere. Ci capita di osservare la composizione delle creme. Osserviamo la composizione dei tessuti dei nostri abiti ma non sappiamo cosa mangiamo davvero. Ci sono persone che pensano che le patate siano verdure. Prima di qualsiasi cosa, non possiamo non porre l’attenzione sui cibi che scegliamo di mangiare. Non puoi bere il cappuccino di soia soltanto perché va di moda. Paradossalmente, il latte di soia è più zuccherato del latte normale ma purtroppo non lo sai.
Ho scelto di scrivere quel determinato capitolo per permettere alle persone di conoscersi. Ognuno di noi ha un metabolismo diverso, dobbiamo scoprire come funziona il nostro corpo e cosa ci fa davvero bene, senza seguire il gregge che decide che determinati cibi fanno bene ed altri fanno male. Impariamo ad ascoltarci, sperimentiamo, documentiamoci perché sull’alimentazione c’è poca informazione. Per esempio, sostengo che sia molto importante che nelle scuole ci siano delle lezioni di educazione alimentare.
Mi colpisce una frase, in particolare, del tuo manuale dove dici: “Ci ho creduto fino in fondo e a volte è questa l’unica cosa che conta”. Credo che sia una frase molto importante da pronunciare. In questi anni, hai consolidato un percorso intenso e ricco di traguardi. Quanto è stato prezioso costruire tutto questo, per te?
Ti dico la verità, Befancyfit è nato quasi come un gioco. Per me, era difficile pensare di poter migliorare la vita di qualcuno. Se me lo avessero detto, anni fa, avrei risposto: “ É impossibile cambiare lo stile di vita di un’altra persona”. Ma tutti i giorni ricevo tanti messaggi e tante email da parte di donne, giovani donne che mi ringraziano perché hanno modificato e migliorato la qualità della propria vita. E questo è l’unico mio motore che mi permette di fare quello che faccio. Pensavo fosse impossibile. Leggo messaggi di giovani donne ma anche di donne mature che scelgono di cambiare la propria vita e di stravolgerla. Mi emoziona tutto ciò. É il motore che supera ogni mia aspettativa. Aiutare le persone, nel mio piccolo, mi rende felice.
Ci sono storie che ti hanno commossa?
C’è una donna di nome Federica che ha scelto di allenarsi in ufficio e mi scrive, ogni giorno, “Maledizione, non averti incontrata prima”. Poi, c’è una ragazza di ventidue anni che aveva un grande problema con l’alimentazione. In questo caso, ne abbiamo discusso con grande delicatezza, interpellando la nostra nutrizionista. Un giorno, ho ricevuto una mail dalla mamma di questa ragazza che mi ringraziava per aver aiutato sua figlia. Nel mio piccolo, voglio aiutare le donne a conoscere se stesse e ad amarsi.
Credo che questo sia il bello di essere una persona con una visibilità: riuscire a comunicare qualcosa alle persone e condividere dei valori.
Assolutamente sì. Ho bisogno di utilizzare i social per comunicare con le persone. Mi stancherei di raccontare soltanto la mia vita. Ho bisogno di lanciare dei messaggi ed influenzare le persone in qualcosa di bello.