Il deforme contiene identità, esce dall’omologazione, dimostra il suo essere unico, si allontana dalla massa indistinta e anonima. Se il normale è comune, il mostruoso è straordinario, l’esatto opposto della mediocrità.
EXTRA-DECADENZA si propone come un’opera teatrale che possiede una consequenzialità: la morte della normalità viene rappresentata dalla Vedova che, portando il lutto, muore e rinasce nell’estro di Pulcinella, gura della maschera Napoletana perturbante e ossimorica, che si presenta come protagonista anormale. Ultima gura è la Marchesa, che prendendo ispirazione da Luisa Casati, vuole rappresentare sia la perdita dei valori che del buoncostume, no ad arrivare alla pazzia. È così che l’uomo deve distruggersi per poi rigenerarsi, deve far crollare le fondamenta per poter vivere la società in modo contemporaneo, fluido e mutevole. Giocare sull’identità, sull’impuro, sull’ibrido e sul deforme: una sorta di rivendicazione al diritto soggettivo del corpo, un corpo che accoglie ed ospita ciò che vuole essere, mutando forma, no a trasformarsi in ipercorpo. L’artista è un mostro, sinonimo di confusione, di disordine e di caos. È dove non dovrebbe trovarsi, fa quello che non dovrebbe fare, mette in discussione i con ni tra io e l’altro, inducendo a distruggere le convenzioni dicotomiche tradizionali.
Il progetto foto-videogra co ideato da Giovanni Salsano e Angelo De Gregorio ha voluto mettere insieme gure professionali che lavorano nell’ambito artistico.
Hanno collaborato Manuel Di Lorenzo e Miriana Granata per il trucco, Francesco Bevivino per lo stylist, Alessandro Castaldo, Clara Balestrieri e Annachiara Gallarelloh come modelli emergenti. Creatore delle musiche Carmine Laurenza.