Un nuovo capitolo per il leader mondiale dell’abbigliamento maschile di lusso, fondato da Ermenegildo Zegna, e le cui origini risalgono al periodo a cavallo tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, quando il padre Michelangelo [Angelo] Zegna [1859 – 1923; dieci figli], orologiaio quarantenne con radici a Trivero [BI], inizia a tessere la lana dai quattro telai e decide di aprire una fabbrica tessile nell’adiacente Flecchia, piccolo comune della Valsessera non lontano e paese della sua seconda moglie. Dai suoi sei anni, il piccolo Ermenegildo [Gildo; 1892-1923] viene affidato per l’istruzione primaria al parroco di Trivero, il quale lo porta con sè in ogni attività, compresi rituali mortuari, che inesorabilmente toccano il bambino. Ermenegildo, poco dopo inizierà a frequentare le scuole professionali tessili di Biella. Ed è proprio nel 1910 che il padre Angelo con tre dei suoi figli [tra cui un Ermenegildo diciottenne], insieme al fratello Mario e a un quarto socio, Costanzo Giardino Vitri, fondano il Lanificio Zegna & Giardino a Trivero, nel cuore delle Alpi biellesi. Al tuono del primo Conflitto Mondiale, il giovane Ermenegildo è chiamato sotto le armi: nel 1935 viene nominato Cavaliere del Lavoro e ottiene da Vittorio Emanuele III il titolo di Conte di Monte Rubello. Alla fine degli anni ’30 l’azienda impiega circa oltre 1.000 dipendenti e nel 1938 estende la propria rete distributiva con l’avvio delle esportazioni negli USA e l’apertura a New York della filiale Zegna Woollens Corporation.
Matrimonio Sartoriale
La cavalcata del Gruppo nasce proprio da quel lanificio di provincia dal profumo ricco delle fibre naturali che per merito del suo padre fondatore, Ermenegildo Zegna [1892-1923], alimentato da un amore smisurato per il tessuto – propulsore di tutta la gestione familiare – sceglie di investire nella qualità migliore direttamente nel suo Paese d’origine [importando materie prime pregiate da Australia (Lana), Mongolia (Cashmere), Sudafrica (Mohair) e Perù (Alpaca & (Vicuňa) e utilizzando macchinari provenienti dalla Gran Bretagna], per poi importarla in Italia per affidarle a mani competenti. Successivamente esportò i pregiati tessuti frutto della lavorazione, promuovendo così il fatto a mano targato Zegna in tutto il globo a colpi di idee innovative: come la stampigliatura del marchio lungo i bordi dei tessuti e le pubblicità sui treni che congiungono le Città del nostro Paese. Una nuova guerra mondiale investe l’Italia, ed è subito aria di un nuovo scenario: negli anni Quaranta il fratello Mario abbandona, mentre Aldo (dodici anni) e Angelo Zegna [figli di Ermenegildo] laureati, entrano a far parte dell’azienda – che assume il nome di Lanificio Ermenegildo Zegna & Figli – e ne guideranno le redini nel 1966. Questa Seconda Generazione è segnata da una novità rilevante: il debutto di Ermenegildo Zegna nel ready-to-wear femminile, con il lancio delle prime collezioni di prêt-à-porter Z Zegna e Zegna Sport. Nel 1968 aprono a Novara lo stabilimento per la confezione di pantaloni, cappotti e giacche. Il duo comprende che il Su Misura acquisice un peso notevole: il 90% del giro di affari viene da abiti e accessori, mentre una fetta contenuta deriva dal tessile. Così nel 1972 approdano nel mercato degli abiti Su Misura, non in territorio biellese, bensì in Svizzera, nel Ticino, a Stabio, dove era già presente parte della produzione di accessori, camicieria e cravatteria della Famiglia. Gli anni ‘80 per la filiera Zegna è il tempo dell’apertura dei primi negozi monomarca: Parigi in Rue de la Paix nel 1980; in seguito Londra e Milano, 1985; mentre per primo come marchio di abbigliamento maschile a Pechino [Beijing] nel 1991; in India dove è presente dal 2003 grazie alla joint venture con Reliance Brand, e sbarcata con il primo negozio a gestione diretta di Mumbay nel 2007, seguito, a metà 2008, dalle aperture dei negozi di Bangalore e New Delhi. L’ossatura societaria in Zegna fin dal suo principio, è stata ripartita sugli assi generazionali di Aldo e Angelo: la Monterubello, società semplice – nella quale Paolo Zegna [fratello di Andrea; cugino di Ermenegildo] è Presidente, nonchè principale azionista – costituita nel 2006, detiene il timone di Ermenegildo Zegna Holditalia, a capo dell’operativa Lanificio Ermenegildo Zegna.
Vintage Sustainability
La mente imprenditoriale di Ermenegildo, l’intituito pratico e un azienda internazionale si vanno a sommare alla Sostenibilità come concezione che va bellezza dell’ambiente naturale, il benessere del capitale umano impiegato e delle comunità locali; tematiche vicine al suo cuore già allora, anzi fattori progettuali fondamentali per preservare questo patrimonio alle generazioni che verranno. È proprio con questo coraggio che negli anni ’30 arrivò a piantare 500.000 alberi di conifere, rododendri e ortensie sulle pendici delle montagne attorno al lanificio e fece edificare diverse strutture per arricchire la vita delle persone del paesino di Trivero, tra cui: abitazioni per operai, un cineteatro, una sala da ballo, un ristorante, un albergo, la biblioteca pubblica, l’asilo, una tabaccheria, un giornalaio, la sartoria, la parrucchiera e addirittura il calzolaio. Il Centro Assistenziale Zegna viene inaugurato ufficialmente nel 1940 con la Clinica della Maternità e dell’Infanzia, la moderna piscina coperta e una palestra. Fondazione Zegna viene gestita dalla sua Presidente, Anna Zegna: “nasce dalla nostra famiglia per perpetuare i valori che nascono dalla filosofia di Ermenegildo Zegna, fondatore del Gruppo Zegna, e che oggi sono patrimonio di tutti coloro che lavorano con noi.” La Strada Panoramica Zegna – ex Strada Statale 232 Panoramica Zegna (SS 232), ora Strada Provinciale (SP 232) – che unisce per 26 km Monte Rubello e la Valle Cervo e che arriva fino ad Andrate, è caratterizzata da paesaggi mozzafiato e innumerevoli sentieri che si addentrano nella selvaggia Valsessera. Ermenegildo si spinse addirittura a lanciare un ambizioso progetto di rimboschimento delle colline che coronavano il Lanificio, opera che continua oggi con l’Oasi Zegna [sotto controllo di Laura Zegna, sorella di Paolo & Gildo] – riserva naturale con dotazioni eco-compatibili da prima classe, (accessibile a titolo gratuito e libero), di 100 km2 che si estende da Trivero fin sulle vette Alpine del Bielmonte [Valle Cervo], nell’Italia Settentrionale – istituita nel 1993 per sancire quella virtù che fa della diversificazione e dello #UseTheExisisting, non solo ambientale, la colonna portante del Gruppo. “La famiglia Zegna continua a perseguire l’idea che la qualità di un prodotto può esistere soltanto all’interno di una “cultura della bellezza”, un tipo di cultura che deve rispettare l’ambiente e le comunità locali”, si legge in una nota.
Famiglia
Scarpe, occhiali da sole, guanteria, cappelli e profumi. Del 2003 è il momento del lancio del primo profumo Zegna: Essenza di Zegna, distribuito da YSL Beauté; nel 2005, a questa fragranza si è aggiunta Z Zegna, anch’essa prodotta e distribuita nel mondo dalla divisione cosmetica del Gruppo Gucci; mentre nel 2007 è il turno di Zegna Intenso. Fino ad arrivare alle linee Yacht, studiate per andare in barca, grazie alla capacità di rendere la lana idrorepellente. Ermenegildo Zegna è attualmente guidata dalla Terza Generazione: Gildo Zegna in veste di Presidente della Ermenegildo Zegna Corporation dal 1982 e Amministratore Delegato della Italco [1986-1989] e del Gruppo Zegna nel 1997; Paolo Zegna nel ruolo di Presidente e Anna Zegna in quello di Presidente della Fondazione Zegna. Nel frattempo, la Quarta Generazione è entrata in azienda dando il proprio contributo all’innovazione, ora tocca a loro e alla prossima Quinta Generazione. Ed è proprio vero che: “Una grande famiglia crea una grande azienda. Una grande azienda crea una grande famiglia.”
I premi dedicati alle lane migliori:
- 2013: Wool Awards per l’Australia, in occasione del cinquantesimo anniversario di questo riconoscimento internazionale
- 2017: Mohair Trophy per il Sudafrica, in-partner con Mohair SA, organizzazione non-profit che rappresenta il settore della lana mohair nel territorio.