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Buon giorno a tutti

Prima di avviare la mia piccola rubrica- il cui tema odierno sarà l’Inquisizione Spagnola, in un certo senso al femminile- volevo fare- passatemi il termine- un po’ di “ Sensibilizzazione “, uso la “S” maiuscola di proposito. Se potete, cari lettori e care lettrici, vi invito di buon grado a documentarvi sulla donazione del sangue e del midollo osseo e, qualora verificaste di essere nelle condizioni ottimali per poter procedere in tal senso, vi esorto ad iscrivervi all’ADMO e alla FIDAS . Rispettivamente ADMO: Associazione Donatori di Midollo Osseo; FIDAS: Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue. Ve lo chiedo sia perché come sapete io ho sofferto di una malattia del sangue – fortunatamente non ho avuto bisogno di trasfusioni e tanto meno di un trapianto- ma c’è chi, invece, ne necessita con urgenza, sia perché donare fa bene a noi stessi, non da ultimo a livello fisico. Tuttavia per queste informazioni vi rimando ai siti web che sono: https://admo.it e https//fidas.it. Donate!

Passiamo ora a prendere in esame l’argomento di oggi; Marisol García e l’Inquisizione Spagnola. Citazione:” Un paese spaccato dalla religione. Una donna divisa tra dovere e sentimenti . Una promessa che segnerà il suo destino.” Comincio con una domanda: A quanti di voi è capitato, almeno una volta, di acquistare un libro solamente perché attratto dalla copertina di quest’ultimo? A me succede molto spesso, ma quella volta poi la storia mi ha catturato seriamente. Sto parlando del libro:” La sposa dell’inquisitore “ di Jeanne Kalogridis . Marisol García è la protagonista di questa storia- personaggio inventato credo, a quanto mi risulta- che sul frontespizio del testo in questione è raffigurata di spalle con un bellissimo abito giallo damascato e l’acconciatura alla spagnola, tipica di quell’epoca. A far da sfondo ci sono le pareti con disegni arabeggianti che andavano di moda nella Siviglia del 1400 sui toni del marrone. La protagonista si trova proprio davanti ad una scala che si scorge appena. Io sono stata letteralmente rapita da questo contrasto di colori, così iniziato ad immergermi nella lettura di questo appassionante romanzo storico. Ricordiamo per l’appunto che Siviglia mantiene lo stile arabeggiante anche ai giorni nostri, cosicché ci è permesso di scorgere tali fattezze in ogni palazzo. La narrazione è ambientata ai tempi della regina Isabella di Castiglia della anche Isabella la Cattolica. Regina guerriera, la quale ha dato il via al mostruoso fenomeno dell’inquisizione spagnola che tanto sangue ha sparso. Ha potuto mettere in azione questo “ grande progetto “ avvalendosi del supporto di Tomàs de Torquemada, religioso realmente esistito, presente all’interno del romanzo e primo grande inquisitore, famoso per l’efferatezza con cui si scagliava contro chiunque non professasse la religione cristiana, godendo del beneplacito di Sua Maestà, per la quale , convertire al cristianesimo la Spagna è stata una Missione. Devo ammettere che Isabella di Castiglia, nonostante questa enorme pecca- che non le perdono sia chiaro; le persecuzioni NON sono MAI scusabili- è stata una regina che ammiro. È lei, pensate, che ha finanziato la spedizione di Cristoforo Colombo, navigatore genovese, che involontariamente si è reso autore della Scoperta dell’America nel 1492. Al di là di ciò , torniamo alla nostra Marisol. Presentazione tratta dal romanzo: “ La sposa dell’inquisitore “ di Jeanne Kalogridis.- per inciso, spero questo testo vi coinvolga come ha fatto con me! – Siviglia 1481. Tutto è pronto per il matrimonio della giovane Marisol García con Gabriel Hojeda. Tutto tranne la sposa. Il cuore batte ancora per Antonio, il suo primo e unico amore fin da quando erano bambini, il ragazzo dai capelli rossi lontano ormai da troppi anni, che Marisol crede intravedere infondo alla chiesa, mentre si accinge a pronunciare la formula di rito …Quel matrimonio è l’estremo tentativo del padre di Marisol di scacciare ogni sospetto dalla sua famiglia. Perché da qualche anno l’Inquisizione sta terrorizzando la Spagna e un nome corre sulle bocche spaventate : Torquemada. L’obiettivo da colpire: i cristiani di origine ebraica, i conversos . Tra questi c’era anche Magdalena, la madre di Marisol che pochi giorni prima si è tolta la vita, nella speranza di salvare il marito e la figlia. È triste Marisol, che nella nuova casa è accolta dall’odio e dal disprezzo del cognato, il terribile frate Alonso che vorrebbe imporre ai due sposi l’annullamento del matrimonio. È triste e arrabbiata con il padre, che l’ha obbligata a quel passo, e con la madre che l’ha abbandonata a causa di una religione che le è estranea. Ma mentre le tenebre della persecuzione religiosa si infittiscono intorno a lei, Marisol scopre i grande segreto d’amore di Magdalena. Sola, senza sapere di chi potersi fidare, decide di superare pregiudizi e tradimenti e combattere per il suo popolo, la sua fede, il suo cuore.
Concludo con una frase della regina Isabella di Castiglia che troverete all’interno del romanzo: “ Noi siamo quelli in cui si compie la fine di tutti i secoli” Isabella di Castiglia ( citando San Paolo) .
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