Si trasforma continuamente. Rinasce in ogni modo possibile. Sorride alla vita. Ama se stessa e il mondo che la circonda. La sua voce è la magia che le permette di raccontare i sentimenti umani che si evolvono e si trasformano nel corso del tempo. Arisa torna in gara al 71° Festival di Sanremo con il brano “Potevi fare di più”.
“Sarà un Festival particolare. Ma noi artisti dobbiamo tornare a cantare e far emergere un nuovo inizio. Sanremo è una grande macchina che dona l’occasione a molti lavoratori di ripartire.
Abbiamo vissuto tutti un momento molto difficile. Le voci hanno bisogno di uscire fuori e di esprimersi. Per me, è stato molto complicato non cantare in questi mesi. Ho sofferto tanto per il fatto che non ci fosse spazio per cantare. Ho sofferto per l’impossibilità di non avere il contatto con il pubblico.
Alle persone che mi sostengono e vengono a vedermi ad ogni concerto, devo tutto. La gratitudine che sento nei loro confronti è immensa. Quando sono su un palco, mi piace guardare i volti delle persone e cercare di intravedere nei loro occhi se li sto rendendo felici. Adesso, cantando sul palco dell’Ariston, gli artisti possono trasmettere al pubblico la voglia di ricominciare e di adattarci alle situazioni difficili ma farcela comunque per ripartire più forti di prima.”- racconta durante la conferenza stampa pre-Sanremo.
Il brano è stato scritto per l’artista da Gigi D’Alessio. Una collaborazione che Arisa ha descritto così: “Quando ho ascoltato il brano che mi ha proposto Gigi D’Alessio ho avvertito una grandissima verità ed ho sentito una profonda autenticità nel testo. Ho bisogno di cantare storie autentiche. A volte, quando mi ritrovo a chiedere un brano ad un autore, dico sempre: ‘Scrivi tutto quello che senti’. Penso che i sentimenti degli esseri umani sono circolari. Le emozioni che proviamo sono spesso simili e possono appartenere a tutti noi. Inoltre, trovo che Gigi sia un maestro della musica ed una persona con una grande sensibilità.”
Il brano sanremese parlerà di un momento delicato, di una coraggiosa liberazione da una relazione tossica. Racconta la storia di una donna che cerca la forza di lasciar andare un amore che si è ormai spento e di interrompere quei continui tentativi di tenerlo in piedi.
“Voglio lanciare un messaggio a tutte le persone. Quando ci troviamo all’interno di una situazione che sentiamo che non è congeniale e non ci rende felici, dobbiamo prendere la consapevolezza che nella vita possiamo essere felici. La felicità va ricercata, ovunque. Dobbiamo capire i nostri disagi e fare in modo che le cose cambino. Tutte le cose che arrivano, servono per fortificarci. I momenti di difficoltà ci regalano la possibilità di rafforzare la vita e noi stessi. Se non vivi dei momenti complicati, certe domande non te le potrai porre mai.
Attraverso le mie canzoni, esorcizzo dei capitoli della mia vita. Attraverso ogni brano, cerco di immortalare dei momenti importanti del mio vissuto. Non riuscirei mai a cantare cose che non mi appartengono. Il brano che porto a Sanremo è sicuramente un riflesso di quello che sono oggi e della mia storia, che è simile a quella di tante altre persone”.
Ma cosa rappresenta l’amore per Arisa, in questo momento? Lei esprime tutte le sue nuove consapevolezze: “Per citare Tiziano Ferro, penso che l’amore sia qualcosa di semplice. Quando ti trovi a star bene con una persona, ci stai bene e basta. Quando ci sono troppe cose che rendono difficile e infelice il rapporto, probabilmente, non siamo sulla stessa linea d’onda. Dobbiamo considerare che il tempo che abbiamo a disposizione è molto breve, quindi, dobbiamo cogliere l’occasione per essere felici. Ci capita di sprecare troppo il nostro tempo, quando dovremmo utilizzarlo per essere sereni e rendere felici gli altri. Quello che conta, più di tutto, è sviluppare un grande amore per se stessi. Solo se impariamo ad amarci, possiamo riconoscere l’amore degli altri. Siamo meritevoli di ricevere bene e di stare al mondo.”
Nel corso della sua carriera musicale e vitale, Arisa ha dimostrato una grande versatilità, un bisogno netto di esprimere sincerità, evidenziando la sua elegante vocalità. Rosalba è cresciuta, maturata, ha forgiato ogni esperienza per diventare la donna e l’artista che non ha più paura di esprimere ciò che prova: “ Essere donne è sempre molto difficile, in ogni ambiente. Con molta consapevolezza, possiamo sviluppare un amore verso noi stesse, senza far male agli altri. Credo molto nel potere degli esseri umani. Le donne hanno un grande istinto materno, indipendentemente se hanno figli o meno.
Dentro tutte noi c’è una bontà innata che ci salva. Io, in questo momento, mi sento molto più coraggiosa, anche nel mio lavoro. Il dono della comunicazione è un grande privilegio. Molte persone, nel mondo, non hanno la possibilità di esprimersi e di scegliere. Nessuno ascolta la loro voce. La vita mi ha messo nelle condizioni di far sì che la mia voce possa essere ascoltata. Per me, rappresenta una fortuna. Canterei ovunque e l’ho fatto sempre, sin dal primo anno della mia carriera. Non mi sono mai tirata indietro. Penso di essere sulla terra per cantare. Quando penso che una mia canzone sia bella, non mi vergogno di mostrarlo, per esempio. Mi butto di più sulle cose e riesco a dare dignità ai sentimenti. Ad oggi, posso fare a meno di tutto tranne che di me.”