Quando ci innamoriamo accade e basta. Ti innamori.
Non hai tempo di pensare, etichettare, classificare, giudicare, scartare o scegliere.
Nell’attimo dell’innamoramento si annulla tutto. Non c’è difetto, esiste solo bellezza, e la bellezza è caos. La bellezza non ha forma, sesso o colore. Non è specifica, la bellezza è indefinita.
Il mio concetto di bellezza può essere differente dal tuo. La bellezza sta proprio nell’essere diverso.
La diversità però, molto spesso spaventa.
Esiste però un elemento che riesce a mostrare al mondo l’essenza e l’importanza della diversità e di quel continuo cambiamento che come si suol dire “a volte ritorna sempre”.
La moda. Strumento di dialogo e tendenza.
Finalmente anche la moda di recente sta diventando portavoce di cambiamento, abbattendo i più comuni stereotipi sociali come quello della bellezza, magrezza e gender.
Yamamay sceglie Giulia Accardi, modella dalle linee morbide, per sdoganare i canoni di magrezza. Gucci fa scendere in campo Armine Harutyunyan, Lily Cole, Winnie Harlow e Madeline Stuart, come manifesto di bellezza non convenzionale.
Assistiamo alla Moda che parla un linguaggio nuovo, coraggioso e inusuale.
Versace, Celine e ancora Gucci propongono al mondo collezioni mix gender.
La moda co ed si presenta alle passerelle in punta di piedi, preferendo di raccontare la storia di collezioni di capi femminili e maschili, per la prima volta insieme, nello stesso momento, per un unico evento.
I capi vengono concepiti liberamente per il sesso opposto, diventando punto di forza e di sicurezza per chi li sceglie.
Si, perché si tratta di una scelta vera e propria.
La scelta di indebolire ogni preconcetto e pregiudizio, la scelta di essere più sicuri di se stessi, più forti, autentici e perché no, anche più sexy.
Si diventa liberi di indossare capi che ci rappresentano, disintossicando la società da quella realtà fittizia e che a volte di reale ha ben poco.
Oggi finalmente possiamo rivederci, in quella sfilata, in quello spot e in quell’iniziativa, che racconta di noi, che racconta di te e delle tue “imperfezioni perfezioni”.
Proviamo a guardare il mondo con gli occhi dell’amore e innamoriamoci della diversità e di quello che siamo.