Nell’ultima avventura cinematografica James Bond veste italiano
No time to die, l’ultimo episodio dell’epopea dedicata a James Bond, la quinta interpretata da Daniel Craig, la cui uscita nelle sale è prevista per ottobre 2021, fa un omaggio all’Italia.
È Matera uno dei set scelti dal regista Cary Fukunaga che, nel venticinquesimo film della saga, racconta le avventure dell’iconica spia. Ed è Massimo Alba lo stilista italiano scelto per alcuni dei capi che Craig indossa nel film. Nelle scene girate nella città dei Sassi nei frame dell’inseguimento, si nota Craig che indossa l’abito di velluto a costine in una special edition chiamata Soft baby corduroy e ovviamente firmata da Alba. L’uscita del film, prevista inizialmente per aprile 2020, ha subito diversi slittamenti. Per ora come riporta il sito ufficiale del film, l’uscita è programmata per ottobre 2021. Inutile dire, Covid permettendo.
Matera un set tra i sassi
Matera non è nuova ad essere protagonista di importanti pellicole. Nel 1953 il film “La Lupa”, nel 1964 l’opera di Pier Paolo Pasolini “il Vangelo secondo Matteo”. Matera al cinema si è, quindi, trasformata in Gerusalemme prima o nella Sicilia degli anni ’50 poi per la pellicola “L’uomo delle Stelle” girata da Tornatore. Il massimo del successo la Città dei Sassi l’ha raggiunto con il film “La passione di Cristo” di Mel Gibson. E ultimo a sceglierla come set, in termini di ciak si gira, è stato il regista Cary Fukunaga che per circa un mese e mezzo ha monopolizzato la Città dei Sassi rendendola protagonista di alcune scene cult di No time to die.
I numeri di No time to die
Durante le riprese del film che è costato 200 milioni, a Matera sono stati opzionati ben cinque hotel per ospitare tutta la crew. Tra questi anche il Sant’Angelo resort, che per pochi giorni pare abbia ospitato l’attore interprete di James Bond oltre che la quasi totalità della produzione. Durante le riprese del film dalla cucina sono partiti circa 10mila panini, ma in onore alla tradizione gastronomica della Basilicata, il premio come prodotto più mangiato è andato ai peperoni cruschi. «Quelli della crew – spiega Biagio Spagnuolo, General manager del Sant’Angelo resort – hanno amato i peperoni cruschi poichè li hanno associati a una patatina meno guilty, più sana. Ne abbiamo ordinati all’incirca 50 kg».
Le riprese sono durate un mese e mezzo circa; in questo tempo, in piena esecuzione di Matera Capitale della Cultura e con un flusso di turisti incredibile, la Città dei Sassi nel suo centro storico era blindata. Sono stati girati i fatidici 18 minuti in cui l’Italia sarà protagonista. Il gioco dei numeri intorno alla produzione di quello che già si dice sarà un capolavoro dell’azione cinematografica, è molto divertente. Sono stati usati 30mila litri di Coca Cola, forniti direttamente dalla casa madre, per conferire maggiore grip al basolato della strada scelta per l’inseguimento tra le Aston Martin. Proprio durante quell’inseguimento pare siano state rotte in maniera importante ben 5 delle iconiche Aston Martin.
Ma dove ha dormito Daniel Craig?
Insomma, ci si diverte nel tirar fuori aneddoti, ma quel che è rimasto sotto un velo di mistero, è dove abbia dormito Daniel Craig. Per destabilizzare paparazzi e fan sicuramente l’attore ha cambiato spesso albergo, ma la costante per scoprire la sua presenza era andare a scovare la scorta costituita da cinque guardie del corpo. «Quando arrivano certi personaggi – prosegue Spagnuolo – c’è la massima privacy. Intorno a lui c’erano fisse una decina di persone».
Noi siamo andati a scovare quella che per qualche notte pare sia stata la suite scelta dalla produzione per accogliere Daniele Craig. Si chiama Palais d’Orient, la suite più costosa di Matera e l’unica ad essere un corpo a sé rispetto al resto dell’albergo. Non si dorme nei sassi, come nelle altre stanze del Sant’Angelo resort. Qui si vive un’esperienza unica, grazie alle scelte stilistiche nell’arredamento e la vista mozzafiato. La camera da letto è posizionata all’interno di uno scrigno in vetro e da qui si può godere della vista degli affascinanti Sassi di Matera. Intrigante e sicuramente divertente la doccia orizzontale con uno speciale massaggio ad acqua.
Bellissima e maestosa la suite, ma per le scene del film il regista, rimasto catturato da uno scorcio unico di Matera, ha fatto costruire una finta stanza d’albergo affinchè si potesse immortalare proprio quello che lui cercava in termini di suggestione. «All’inizio eravamo un po’ scettici e straniti da questa scelta – racconta il direttore – ma poi, una volta realizzata l’impalcatura con tanto di camera a letto, abbiamo capito la potenza e la grandezza del cinema».