Nella notte del solstizio d’estate si accendono i riflettori sui giardini del palazzo dell’Institut National de Jeunes Sourds de Paris nel 5° arrondissement, con quella colonna sonora monastica che canta dagli altoparlanti ed esce dal Occhio ideologico del progetto musicale di Lukas Heerich che traghetta la passerella.
Armonizzare la femminilità con freschezza e dinamismo. Il cast proposto è composto da donne di età diverse, che combinano tanti stili in uno rivelando una donna più democratica, accompagnata da un’energia tutta al femminile. Un’identità fatta di capi e accessori con continui riferimenti spirituali e un nuovo approccio alla produzione sostenibile, proponendo una selezione di prodotti realizzati con materiali vegani: pelle di scarto di mela, poliestere riciclato e pezzi sintetici, tra cui i pantaloni fangosi con zip o cerniera aperta al ginocchio con camicie verde oliva e bianco sporco.
In questo ambiente si eleva il vocabolario runico e l’eredità dei due creativi si fonde (Benjamin Alexander Huseby è norvegese-pakistano e Serhat Isik tedesco-turco) declinando la trama in simboli alchemici che guardano a influenze lontane per raccontare i vestiti addosso ai quali scende un Occhio protettivo, il Nazar, introdotto su stampe turchesi che adornano abiti e t-shirt. Collisione bon ton a disegnare larghi abiti streetwear e soprabiti chic con camicie maschili. A completare le uscite amuleti appuntati su blazer e stampa del brand marchiata a fuoco su mini bag total white.
Il senso di virtuosa trasformazione permea l’intero spettacolo con una postura audace maturata dal brand, più concentrata, più determinata e, senza dubbio, più sexy