Timo Helgert è uno degli artisti digitali più innovativi sulla scena contemporanea, molto conosciuto per le sue installazioni virtuali virali.
Il lavoro dell’artista tedesco trae ispirazione dall’evasione e da elementi della vita cittadina moderna, con l’obiettivo di creare paesaggi urbani pieni di pace in un mondo frenetico. Nel 2012 fonda la sua agenzia Vacades, attraverso la quale continua a collaborare con i più importanti brand del mondo. Timo è rinomato per aver creato arte ispiratrice di evasione, attraverso l’uso di nuove tecniche digitali, realtà aumentata e design 3D. Il suo lavoro è stato presentato da Forbes, Mercedes Benz Fashion Week, Facebook e altri.
Nicole. Vorrei iniziare a parlare del tuo ultimo progetto artistico personale, che è stato presentato sul tuo account Instagram @vacades. Puoi parlarci degli spazi urbani reinventati di “The Return Of Nature”? Com’è nata l’idea di questa serie molto poetica?
Timo. Il mio Instagram è il mio terreno di gioco artistico personale, dove posso esprimere liberamente la mia creatività e raccontare le mie storie. Prima di creare la serie “The Return Of Nature” ho visto quanti amici in Italia sono stati colpiti dal lockdown e come le loro vite siano improvvisamente cambiate. Alcuni hanno perso anche il lavoro. Mi sono chiesto, cosa posso fare, da solo, da artista, per aiutare le persone in Italia? E mi sono ricordato del tempo che ho trascorso a Milano, nella bellissima Galleria Vittorio Emanuele II, e di come sono rimasto colpito dall’architettura. Quindi, ci ho pensato per un po’ e sono giunto alla conclusione che se le persone non possono esplorare la natura, forse dovremmo noi portarla nelle loro case attraverso l’arte – da qui il titolo. Affinché tutti potessero relazionarsi con essa, ho scelto la galleria e l’ho re immaginata in questo modo evasivo. Alla fine, il primo pezzo è stato molto apprezzato e ha ottenuto milioni di visualizzazioni, da lì in poi molte persone da diverse città mi hanno contattato per fare un pezzo per il loro paese e così la serie si è diffusa in tutto il mondo, come se fosse un opposto positivo alla negatività del virus e della pandemia.
N. Nel clima di ansia e paura in cui viviamo ogni giorno, sembra che con la tua arte tu voglia trasmettere esattamente il contrario. È un progetto destinato a creare un nuovo tipo di speranza?
T. Sì, questo è molto vero. Gran parte della mia arte è influenzata direttamente dagli eventi nel mondo. I media, alcuni dei quali sono stati particolarmente tossici, mi hanno fatto arrabbiare molto perché le persone erano già in cattive condizioni a causa di questa pandemia. Quindi io amo fare il contrario, creare luoghi di pura ispirazione e positività dove le persone sono felici e soddisfatte dei doni della vita. Potrebbe essere un magico paese delle meraviglie in cui natura e luoghi urbani si incontrano felicemente nel mezzo, come se fosse una versione migliore della nostra realtà attuale.
N. Parliamo ora di questa nuova fantastica collaborazione tra te e REDValentino. Come è nata questa unione?
T. Sono stato molto entusiasta di leggere un giorno un’e-mail di Valentino su una nuova fantastica opportunità ed è qui che è avvenuto il primo avvio. Mi sono sentito molto onorato ed entusiasta di entrare a far parte di questo progetto. Quando ho scoperto RedValentino per la prima volta sono rimasto stupito dall’attenzione ai dettagli e da come REDValentino offra una sorta di favola, per i tagli eleganti e romantici, e da come sono in grado di combinare molte influenze diverse, culture e persino secoli in modo così perfetto. Quindi, questa è stata un’enorme influenza e presto abbiamo iniziato a creare questa nuova collaborazione.
N. C’è un senso di romanticismo ma anche un’atmosfera piuttosto ribelle nella nuova collezione REDValentino che possiamo ritrovare anche nella tua visione artistica. Come definiresti il tuo approccio all’arte e come è stato il tuo approccio a questa campagna che sembra così tanto un’opera d’arte?
T. Come ho detto prima, amo REDValentino per il suo approccio forte ma elegante. Come siano in grado di creare un’atmosfera ribelle, che però è sempre equilibrata. Per me, che amo il contrasto e raccontare storie attraverso la percezione visiva, se metti un oggetto quotidiano in una scena esotica diventerà speciale e unico, mentre negli ambienti quotidiani non verrebbe notato. Per la mia arte adoro adottare questo approccio e applicarlo a grandi luoghi, come gli spazi urbani, e trasformarli in una tela d’arte. Penso che sia abbastanza audace e che trasmetta un’atmosfera ribelle, perché trasformo un luogo che ha molto significato per tutti in qualcosa di completamente nuovo spostandone la percezione. Si crea dunque qualcosa di nuovo, forse una via di fuga per la maggior parte di noi. Per me l’evasione è uno strumento molto potente per permettere allo stress e alle tensioni della vita quotidiana di scorrere via. L’evasione ci offre uno spazio oggi più che mai necessario in cui la nostra mente può semplicemente rilassarsi e meravigliarsi, essendo equilibrata e permettendoci di pensare chiaramente. Questo pensiero razionale e logico è qualcosa di cruciale per la vita e se le circostanze, come una pandemia, ci portano via dalla nostra bellissima natura, io voglio aiutare le persone a rilassarsi con la mia arte di evasione.
N. Stiamo iniziando ora a capire che questa situazione in cui ci troviamo sarà un nuovo tipo di normalità, che dovremo essere pronti ad accettare e a cui adattarci. Quale pensi che sarà il futuro dell’arte e della moda d’ora in poi?
T. Sebbene questa pandemia abbia portato molti lati negativi, penso che dovremmo anche considerare i suoi lati positivi. Mi piace suddividere il mio pensiero in tre aree chiave. Tecnico, Personale, Ambientale.
Da un punto di vista Tecnico, credo che questa nuova realtà abbia velocizzato tutto di almeno 10 anni. Abbiamo visto come stava arrivando lentamente una rivoluzione digitale e ora tutto ciò ci ha dato la motivazione per abbracciarla pienamente. E questo offre nuove incredibili possibilità. Si pensi come l’elettricità abbia cambiato il mondo o come Internet abbia reso libera la conoscenza. Ora ci troviamo di fronte a qualcosa di simile, ma lo descriverei come l’unione di offline e online. Ora possiamo pensare fuori dagli schemi. Immaginiamo cosa la realtà virtuale e la Realtà Aumentata (AR) faranno per l’industria della moda, è radicale ed eccitante. Questa nuova tecnologia potrebbe creare un mondo in cui siamo molto più connessi, dove si può imparare di più sugli abiti e sul proprio stile personale, usando l’IA visiva per provare capi a casa prima di acquistare qualcosa. Possiamo essere molto più smart riguardo alle nostre decisioni e penso che i marchi di lusso, che apprezzano la lavorazione raffinata come RedValentino, possano davvero prosperare in un ambiente del genere.
Questo mi porta al punto di vista Personale. Ricordo che vivevamo in un mondo dove tutto era veloce e non eravamo mai consapevoli. Ora abbiamo avuto tutti il tempo di pensare e posso sentire quanto le persone siano molto più consapevoli delle loro decisioni. Lo paragonerei al vino. Le persone che amano davvero il vino esplorano la sua storia, l’età, lo apprezzano e lo condividono con i loro amici ed è quasi un evento sociale. Mentre altri lo vedono solo come un drink e non lo apprezzano pienamente. Penso che, avendo avuto il tempo di riflettere, ora che siamo rinchiusi con tutte le nostre cose e non siamo in grado di uscire e ottenere ciecamente tutto ciò che vogliamo, siamo anche molto più attenti. Di conseguenza per la moda questo significa che invece di essere percepiti solo come una “bevanda”, si vorrà essere percepiti come un vino prezioso e in questo passaggio si sarà molto più concentrati sulla qualità, la narrazione e il valore – dove ciò che indossi è quasi un’estensione di te stesso, del tuo valore e ti fa sentire unico e incredibile. Ecco perché amo RedValentino, perché credo che, combinando secoli e culture diverse e poi trasformando tutto ciò in un pezzo unico, con accenni di atmosfere ribelli ma anche di romanticismo, sia perfettamente allineato.
Il mio ultimo punto è Ambientale. Penso che questa crisi abbia concentrato molto l’attenzione sull’equilibrio tra natura e umanità. Nella nostra mente occidentale spesso pensiamo che l’umanità e la natura siano due cose separate, ma in realtà, esplorando le culture orientali, spesso si scopre come le due cose siano viste come parti di un insieme, come l’umanità sia uscita dalla natura e che non siamo un unico sistema chiuso. Credo che questa pandemia ci abbia insegnato quanto siano importanti gli ambienti esterni, anche le città, dove possiamo essere “animali sociali”. Essere rinchiusi in una casa per mesi ci ha davvero dimostrato il valore di essere liberi e di potersi godere una passeggiata nel parco o un picnic. Per l’industria della moda, credo che questa sarà un’enorme ispirazione e possiamo già vederne l’inizio, con capi più equilibrati, modelli ispirati alla natura e campagne che stanno davvero onorando il nostro bellissimo pianeta e l’ambiente.
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Timo Helgert is one of the most innovative digital artists on the contemporary scene, best known for his viral virtual installations.
The German artist’s work draws inspiration from classical escapism and elements from modern city life, aiming to create peaceful urban landscapes in a busy world. In 2012 he founded his agency Vacades, through which he continues to collaborate with the most important brands in the world. Timo is re-known for creating inspiring escapist art through the use of new digital techniques, augmented reality, and 3D design.
His work has been featured by Forbes, Mercedes Benz Fashion Week, Facebook, and more.
Nicole. I’d like to start talking about your last personal artistic project, which has been showcased on your Instagram account @vacades. Could you please tell us a bit about the reimagined city spaces of “The Return Of Nature“? How came the idea for this poetic series?
Timo. My Instagram is my personal artistic playground, where I can freely express my creativity and tell stories. Before I created the series “The Return Of Nature” I saw, how many friends in Italy were affected by the lockdown and how their lives were suddenly changed. Some lost even their job. I asked myself, what can I, as a single person, as an artist, do, to help the people in Italy? And I remembered the time I spent in Milan, in the beautiful Galleria Vittorio Emanuele II, where I was impressed by the architecture. So, I thought about it for a while and then came to the conclusion that if people can’t explore the nature, maybe we should bring it back to their homes through art – that’s also where the name came from. For everyone to be able to relate to it, I chose the galleria and re-imagined it in this escapist way. In the end the first piece was very well liked and got millions of views, so many people from different cities reached out to me to do a piece for their country and so the series spread around the world, like a positive opposite to the negative virus pandemic.
N. In the climate of anxiety and fear that we’re living into every day, it seems that with your art you want to transmit exactly the opposite. Is this a project intended to create a new kind of hope?
T. Yes, this is very true. A lot of my art is influenced directly from the happening in the world. Especially toxic media made me upset, because people were already in a bad condition through this pandemic. So I love to do the opposite, create places of pure inspiration and positivity. Where people are happy and content with the gifts of life. It could be a magical wonderland where nature and urban places meet happily in the middle, for example a better version of our current reality.
N. Let’s now talk about this new amazing collaboration between you and REDValentino. How this marriage was born?
T. I was very excited to one day read an email from Valentino about an amazing new opportunity and that’s where the first start happened. I felt very honoured and excited to become a part of this. When I first discovered RedValentino I was amazed by the attention to detail and how REDValentino delivers their fable for elegant and romantic cuts and how they are able to combine many different influences, cultures and even centuries so seamlessly. So, this was a huge influence and soon we started creating this new collaboration.
N. There is a sense of romanticism but also quite a rebel vibe in the new RED Valentino Collection that we can find in your artistic vision as well. How would you define your approach to art and how was your approach to this campaign that seems so much like a work of art?
T. As I mentioned before, I love REDValentino for its strong, but elegant approach. How they create a rebel vibe, which is still balanced. For me, I love contrast and telling stories through visual perception. If you place an everyday object in an exotic scene, it will become special and unique, while in everyday environments it would not be noticed. For my art, I love to take this approach and apply it to large places, such as urban spaces and turn them into a canvas of art. I think it’s quite bold and has a rebel vibe, because I transform a place which has lots of meaning to everyone, to something completely new by shifting the perception. It creates something new, maybe an escape for most. For me, escapism is a very powerful tool to allow the stresses and tensions of our everyday lives to flow away. Therefore, escapism gives us a much-needed space where our mind can simply relax and wonder, by being balanced and allowing us to think clear. This rational and logical thinking is something crucial to life and if circumstances, like a virus pandemic, take away our beautiful nature, I want to help with my escapist art to relax people.
N. We are starting now to understand that this situation we’re finding us into is going to be a new kind of normality, which we will need to be ready to accept and adapt to. What do you think will be the future for art and fashion from now on?
T. While this pandemic has brought many negative sides, I think we should also consider the upsides of it. I like to break it down into three key areas. Technical, Personal, Environmental.
From a Technical perspective, I think this new reality has speed up everything by at least 10 years. We saw how slowly a digital revolution was coming, I think, now this gave us the motivation to fully embrace it. And this brings amazing new possibilities. Think of how electricity changed the world, or how the internet made knowledge free. Now we face something similar, but I would describe it as the merging of offline and online. We can now think outside the box. Imagine what Virtual Reality and AR will do to the fashion industry, it’s radical, but quite exciting. This new technology might create a world where we are way more connected, where you can learn more about outfits and your personal style, by using visual AI to try it on at home, before buying something which created clutter. We can be much smarter about our decisions and I think luxury brands who value fine workmanship like RedValentino can thrive in such an environment.
This brings me to Personal. I remember that we lived in a place where everything was fast, and we were never mindful. Now we all had time to think and I can feel how many people are more conscious about their decisions. I would compare it to wine. The people who really love wine they explore the stories behind it, the age, they value and enjoy it and share it with their friends, it’s a social event almost. While others just see it as a drink and don’t value it. I think know personally, by having had time to think, being locked up with all of our stuff and being unable to go out and blindly get anything we want, we are way more mindful and I think for fashion this means that instead of being perceived like a drink, it will be perceived like a valuable wine and the shift will be way more to quality, storytelling and value – where what you put on your body is an extension of yourself in value and makes you feel unique and amazing. That’s why I love RedValentino, because by combining different centuries, cultures and then transforming it into a unique piece which has hints of rebel vibe and romanticism, I think it’s perfectly aligned.
My last point is Environmental. I think that this crisis has put the focus a lot more onto the balance between nature and humanity. In our western mind we often think that humanity and nature are two separate things, but actually, if you explore eastern cultures, you can often find that they see it as a whole, that humanity came out of nature and we are one closed system, perfectly in balance. I think this pandemic has taught us how important the outside environments, even cities, where we can be social, actually are. Being locked up in a home for months truly has shown the value of being free and being able to enjoy a walk through the park or a picnic. For the fashion industry, I think this will be a huge inspiration and we can already start to see the beginning of it: more balanced garments, nature inspired patterns and campaigns which are truly honouring our beautiful planet and the environment.