Si è spento a 90 anni Sean Connery, il grande attore scozzese che molti ricorderanno come il primo e iconico interprete di James Bond.
Figlio di una cameriera e di un camionista, Connery deve la sua fortuna al ruolo dell’agente di sua maestà nel 1962 in “Agente 007 – Licenza di uccidere” diretto da Terence Young.
Indimenticabile il suo esordio nei panni dell’affascinante investigatore con la frase “Il mio nome è Bond, James Bond” per non parlare poi dello smoking, dell’Aston Martin, del sorriso beffardo mentre sorseggiava un vodka Martini “agitato e non mescolato”, che lo consacrano al mondo come sex symbol.
Fu per tutti 007 fino al 1967 quando decise di provare ad essere anche “altro”, riuscendoci ovviamente. “Francamente non so spiegarmi perché James Bond abbia avuto tanto successo. Forse perché i film di Bond sono arrivati al momento giusto. Licenza di uccidere risale ai primi Anni Sessanta, anni pieni di cambiamenti politici, di “messaggi”, di razionalità imperante, di nevrosi. Con quel film, il pubblico improvvisamente si trovò catapultato in un mondo che non conosceva: casinò, night-club, Giamaica, donne bellissime, armi segrete, uomini potentissimi. E sopra tutti, lui, James Bond, un avventuriero di razza che si diverte, che ha stile e sa tirarsi fuori dalle situazioni più difficili col sorriso sulle labbra. Non credo che l’agente 007 fosse, come qualcuno scrisse, un personaggio da “guerra fredda”. Probabilmente era l’eroe giusto per quegli anni”.
Nicola Sturgeon, la premier scozzese, scrive così su Twitter: “La Scozia è in lutto. Il nostro Paese piange uno dei suoi figli più amati“, mentre Daniel Craig (anche lui nei panni dello 007) commenta così la sua scomparsa: “Ha definito un’epoca e uno stile, lo spirito e lo charme che ha portato sullo schermo possono essere misurati in megawatt”.
Vincitore di un Oscar, due premi Bafta e tre Golden Globe, Sena Connery fu nominato “Sir” dalla regina Elisabetta nel 2000.
Addio Sean, Sir di eleganza e di stile e uomo della Scozia nel cuore.