Si è svolta ieri la cerimonia che ha visto il celebre e pluripremiato costumista Massimo Cantini Parrini consegnare il David di Donatello vinto per i costumi del film Pinocchio al Museo del Tessuto di Prato.
Si tratta di un premio che il costumista ha voluto fortemente condividere con la città e il territorio. “Per me è un modo di condividere con il Museo e con la città questo successo – ha detto Cantini Parrini consegnando il David – e per ringraziarvi della fiducia e dell’apprezzamento per il mio lavoro dimostrato dedicandomi questa bellissima mostra“.
Infatti, la mostra “Pinocchio nei costumi di Massimo Cantini Parrini dal film di Matteo Garrone“, inaugurata dal Museo del Tessuto lo scorso dicembre è un omaggio al lavoro creativo del costumista.
Cantini Parrini è l’unico costumista italiano ad aver vinto ben quattro David di Donatello su cinque nomination, dei quali tre consecutivi (2016-18), l’ultimo appunto nel 2020 per i costumi del film Pinocchio.
Molti, inoltre, i prestigiosi riconoscimenti nazionali e internazionali, come Nastri d’Argento e Ciack d’Oro.
La mostra presenta l’ultimo straordinario lavoro del pluripremiato costumista: oltre 30 costumi realizzati per il film “Pinocchio” di Matteo Garrone, regista con il quale ha stabilito un importante sodalizio, creando anche i costumi dei film Il racconto dei Racconti (2015) e Dogman (2018).
Prorogata fino al 25 ottobre la mostra si articola in due sezioni:
la prima dedicata al costumista, alle sue fonti d’ispirazione e al suo lavoro creativo attraverso video, campionature di tessuti, capi d’abbigliamento storici del XVIII e XIX secolo provenienti dalla sua collezione personale;
la seconda con gli oltre trenta costumi dei personaggi del film, accompagnati da immagini e da alcuni oggetti di scena. Di questi 25 sono stati realizzati dalla Sartoria Tirelli, 5 dalla Sartoria Costumi d’Arte Peruzzi, 2 da Cospazio 26, mentre le parrucche da Rocchetti e Rocchetti.
La mostra è già stata visitata da oltre ottomila visitatori, più di mille solo dalla riapertura del museo lo scorso 20 maggio dopo i tre mesi di chiusura forzata a causa della pandemia.
Si tratta di numeri che indicano il successo di una mostra che restituisce, attraverso gli abiti creati dalla mente di un genio creativo come Cantini Parrini, l’intero mondo da favola del burattino di Collodi che ha stregato, e strega, generazioni intere.
Il Museo del Tessuto è aperto il martedì, mercoledì e giovedì dalle 16 alle 20; il venerdì, sabato e domenica dalle 10 alle 20.
Ingresso ridotto speciale, post lockdown, 5 euro; gratuito fino ai 18 anni.