Una donna si trova a rivivere il giorno del suo compleanno in un loop temporale infinito in cui muore ogni giorno.
Sembra la trama di Ricomincio da capo, ma è Russian Doll; la serie di Netflix in otto episodi che racconta la vita di Nadia Vulvokov, eccentrica e risoluta programmatrice di videogiochi, che va avanti a pacchetti di Pall Mall da venti, fiaschette di vodka e relazioni complicate.
Nadia è una libertina disinibita e un po’ bulla, una donna che non si sottrae al divertimento e a cui non spaventa la solitudine. E’ brillante, divertente, icastica, menefreghista.
La serie, uscita l’anno scorso e da subito acclamata dalla critica, è un piccolo gioiello di personaggi, di trama, di dialoghi e di colonne sonore. Nadia è interpretata da Natasha Lyonne, già nota al pubblico degli appassionati di serie per il ruolo di Nicky Nichols nelle prime stagioni di Orange Is The New Black, ruolo per il quale, la Lyonne, ha ricevuto una nomination agli Emmy nel 2014 .
Ogni giorno ricomincia sempre allo stesso modo, ma in ogni puntata si srotola un’avventura nuova. Seguendo Nadia nel tentativo di disinnescare questo meccanismo, fra rabbini, senzatetto e spacciatori, conosciamo una galassia di personaggi e di storie che orbitano in un universo tanto distopico quanto eccezionale e vero.
Un effetto collaterale della ketamina? Una dimensione parallela e capovolta? Una colpa da espiare? O forse soltanto bisogno di uno psicoterapeuta?
A metà tra Susan Sarandon e Danny De Vito, Nadia si aggira per le strade di NYC come una gangster in versione contemporanea e un po’ vintage.
I suoi outfit sono una sorta di divisa minimalista. Nessun fronzolo, nessuna borsa al seguito, niente tacchi alti. Abiti strutturati e giacche sartoriali.
Tinte energiche e sature, 70s vibes e accessori high tech. Occhiali a maschera e pesanti gioielli in oro. Per un risultato estremamente femminile.
1st Look
2nd Look
3rd Look