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Un tramonto artificiale. Un sogno gotico. Dune di sabbia arancione e lampi di luce dorata.

È questa l’atmosfera che ha accolto gli spettatori e accompagnato l’ultima sfilata del brand tedesco.

Jil Sander è stato il protagonista della seconda giornata di Pitti Uomo 97.

Fondato nel 1973 da Heidemarie Jiline Sander, quest’anno Jil Sander è stato il Guest Designer dell’edizione numero 97 della grande manifestazione che dal 1951 è un’importante palcoscenico per il lancio di collezioni e nuovi progetti.

A fare da sfondo una cornice d’eccezione come quella del complesso di Santa Maria Novella a Firenze, diventata per l’occasione passerella d’eccezione per i modelli della nuova collezione FW20

Per i coniugi Lucie e Luke Meier, è stato un po’ come tornare a casa, visto che proprio a Firenze i due si erano conosciuti durante gli anni di studio al Polimoda.

E a Firenze hanno portato una sfilata evento per presentare la collezione menswear FW20.

Si sono detti entrambi orgogliosi e vogliosi di creare un nuovo legame con la città e di contribuire alla storia di Pitti.


La collezione incarnerà eleganza e forza

Lo avevano anticipato, ed è proprio quella la sensazione che si è avuta guardando i modelli susseguirsi uno dopo l’altro fra le volte della Basilica.

Un po’ Matrix un po’ Ultimo dei moicani.

In un’atmosfera onirica hanno sfilato maxi coat a tunica e camicie sotto maglieria oversize.

Sovrapposizioni e geometrie che si sposano a pantaloni a gamba larga e volumi morbidi. Mentre ad impreziosire il tutto c’erano una grande varietà di dettagli artigianali.

Frange, fibbie, corda. Intervallati da ricami o dipinti appena appena sussurrati.

Uno stile asciutto e minimale quello a cui Jil Sander ha abituato il suo pubblico in cui a dettare legge sono da sempre le tonalità neutre, il nero e il bianco, in primis, e poi, come questa volta, panna e nuances cammello, biscotto e verde petrolio.

Quello di Jil Sander è un minimalismo che si rinnova ad ogni collezione.

Una linearità che non scade mai in monotonia.

Energica. Raffinata. Fluida.

Si spoglia del superfluo e raggiunge l’essenza ultima dell’eleganza.

Come solo i più grandi e i più capaci sanno fare.

Federica Passarella

Federica Passarella

Trovatrice di pezze a colore con una passione smodata per i mercatini delle pulci, l'estetica 70s e i letti sfatti.