Diagonali, righe verticali ed orizzontali, triangoli si muovono intrecciandosi ed avvolgendo il corpo.
Grafismi e geometrie.
Uno, due, tre… mille dimensioni.
Come nel libro Flatland di Edwie E. Abbott, un romanzo nella quale si incontrano mondo bidimensionale e tridimensionale, nella sfilata Autunno Inverno 2020 di Missoni, Angela crea un mondo multidimensionale, stratificato nella quale sfilano uomini e donne.
Le sovrapposizioni sono esaltate da patchwork regolari e ton sur ton nelle creazioni maschili, mentre sulle quelle femminili sono meno regolari e più spontanee e ricoprono in particolare kimono e knitwear dalle forme gonfie.
Le giacche da donna sono lunghe giacche boxy e sartoriali, quasi dei vestiti, e sono indossate sopra pantaloni che finiscono dentro a degli stivali in pelle che in alcuni casi riprendono la trama patchwork, quelle da uomo invece sono più formali.
Una sensualità sottile è messa in risalto da profondi scolli a punta che danno l’impressione che i capospalla siano indossati a nudo, e da top e gonna che accarezzano delicatamente il corpo.
Tra gli accessori spiccano lunghi guanti in pelle lasciati scendere giù per le braccia morbidamente, scarpe con volant di pelle e borse in cui le tracolle sono sostituite da una sciarpa dalla forte componente geometrica.
Una palette malinconica fatta di toni terrosi, bruciati, grigi e scuri si accende con toni di rosso, turchese e lapislazzuli. L’atmosfera dark che ne deriva è illuminata da tocchi di lurex e metallo ramato.
Le linee dritte, i volumi audaci, ma allo stesso tempo puliti, la pelle radiosa ed il gusto femminile per l’abbellimento di se stesse, sono il racconto di una storia di forza, consapevolezza di stessi e empowerment femminile, come la designer stessa ha affermato.