L’americanissimo designer che dal 2013 è alla direzione creativa di Moschino ha appena chiuso la sua sfilata milanese: Verseilles,
70s, denim, il risultato è una provocazione pop degna di un genio. Esplosiva.
Se ve lo siete persi, immaginatevelo come un ibrido fra Barbie girl degli Aqua e una scena qualsiasi di Marie Antoniette di Sofia Coppola. Aggiungete del raso e un paio di cuissardes ed eccovi servita la collezione autunno inverno 20/21 di Moschino.
Da quando alla guida c’è Jeremy Scott, il brend è sempre più attento alla sua estetica camp e ai dettagli extra lusso.
Lo spettacolo arriva dopo che Scott ha presentato una linea pre-fall ispirata a NYC a dicembre, e una primavera 2020 ispirata alle opere di Pablo Picasso a Settembre.
Con questa collezione porta in passerella soprattutto la gioia e la leggerezza. A sfilare sono perfette dame moderne in minigonna e crinolina. Abiti torta a otto strati. Gonne gonfie, bustini strettissimi e maniche a prosciutto.
Rosa, glicine e turchese.
Uno spettacolo di tinte pastello e di parrucche altissime che sembrano zucchero a velo. Clutch di tessuto piccole e vaporose come fossero macarons. Ma il trucco è ribelle e rock, con l’eyeliner che allunga gli occhi e lo sguardo.