La sesta edizione del Fashion Film Festival Milano si è appena conclusa.
Più di 200 film provenienti da 50 diversi Paesi, 2 anteprime: il documentario “The Times of Bill Cunningham diretto da Mark Bozek in anteprima europea e quella italiana del film “Peter Lindbergh: Women’s Stories” diretto da Jean-Michel Vecchiet.
La quattra giornata si è aperta con la Award Ceremony che si è tenuta Mercoledì 6 Novembre presso il Teatro dal Verme. Tra i premiati “Untitled” di Laurent Amiel, “UDARA” di Daniel Obasi, “Fashion in the Dark I” di Emily Ford-Halliday, “The Unseen” di William Farr & Jon Emmony, “Captured Motion” di Thibaut Grevet per la migliore musica, “The Twist” di Lope Serrano, “JWA TV” di Michael McCool e “the Rite” di Adam Csoka Keller. Il premio Best New Italian Designer Brand è andato a “Fantabody with BODY_CONFY_DANCE” di Enea Colombi, mentre il premio Best Documentary a “Nirvana” di Jess Khol, un corto su una comunità di transessuali in India, che ha vinto anche il premio di Best Director. Due i premi anche per “72 hours in Andrè Balazs’ Chateau Marmont with Kenneth Anger” di Floria Sigismondi per System Magazine e Gucci, che oltre a vincere il premio per Best Editing, si aggiudica quello più importante, il Best Fashion Film. Il premio Best New Italian Fashion Film è andato a “Where is Sunnei?” di Van Khoklov ed infine, Best New Italian Fashion Film è stato “Japan- Jil Sander Spring Summer 2019 Campaign” di Mario Sorrenti.
Non solo film però, il Festival ha visto diversi momenti di confronto su temi importanti, tramite delle Conversation e tra questi in particolare va citata l’iniziativa #FFFMilanoforGreen e #FFFMilanoforWomen.
Giovedì 7 Novembre, una conversation con Oskar Metsavaht, il designer brasiliano di Osklen e l’esperto di moda sostenibile Hakan Karaosman, che hanno raccontato del rapporto tra essere umano e natura e della sostenibilità oggi. L’incontro è stato accompagnato dalla visione del film “ASAP – As Sustainable as Possible, soon as Possible”.
Venerdì 8 Novembre è stata la giornata di Fashion Film Festival Milano for Women, in occasione della quale ci sono stati due incontri, il primo sull’editoria indipendente femminile, durante il quale Daria Bernardoni, Chief Content Officer di Freeda, ha intervistato Mary Rozzi, fotografa e creatrice di “The September Issues” il magazine americano che documenta il settore moda attraverso la lente di artiste donne. Il secondo invece ha riguardato la Desert Flower Foundation, fondazione creata dalla top model Waris Dirie che si occupa di combattere le mutilazioni genitali femminili e durante il quale è intervenuta la modella ed attrice Kiera Chaplin, direttrice dell’associazione in Francia.
“The Gaze of the Future Fashion Film Contest” è stato invece l’incontro in collaborazione con Istituto Marangoni, uno degli sponsor del Festival, per supportare i talenti più giovani che vogliono intraprendere la strada della creatività.
Quattro giorni che hanno avuto lo scopo di celebrare uno dei media più antichi, ma anche uno dei linguaggi più innovativi che danno voce alla moda: il fashion film.