La “nonna della performance art” così si autodefinisce Marina Abramović.
Artista serba naturalizzata statunitense, tra le personalità più celebri e controverse dell’ arte contemporanea.
Ha posto al centro del proprio lavoro il suo corpo, esplorandone i limiti e le potenzialità espressive e rivoluzionando così il concetto di performance.
Un arte che porta a riflettere, ad indagare nel profondo, un cazzotto nello stomaco che sveglia dal torpore.
Marina Abramović torna a Milano con una mostra-installazione che indaga sulla figura di Santa Teresa d’Avila, una delle più importanti donne del cattolicesimo.
Dal 18 ottobre al 31 dicembre 2019, la sala Sottofedericiana della Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano (ingresso da Piazza San Sepolcro) ospita la mostra “Marina Abramović / Estasi”, curata da Casa Testori.
L’opera si compone di tre video, che documentano performance tenute dall’artista nel 2009 nell’ex convento di La Laboral a Gijón, in Spagna. “Estasi è un titolo che si ricollega allo straordinario precedente della Santa Teresa di Gian Lorenzo Bernini” – spiega Giuseppe Frangi, direttore scientifico di Casa Testori. “Marina Abramović giocandosi in prima persona e usando un linguaggio contemporaneo, con queste sue opere infatti rinnova e vivifica un grande tema della tradizione”.
Una meditazione sulla finitezza della vita, un percorso da scoprire e, come tutte le sue opere, da vivere.
Veneranda Biblioteca Ambrosiana
Sala Sottofedericiana (ingresso da Piazza San Sepolcro) | Milano
Orari: martedì – venerdì, 12.00-20.00; sabato e domenica, 10.00-20.00