Solo i veri grandi artisti, quelli che lasciano un segno indelebile nella storia, riescono ad evocare un mondo talmente unico da vivere oltre i mutamenti del tempo. Gianni Versace è uno di questi.
Il suo successo planetario raccontato già nel 1998 in una mostra postuma a New York al Metropolitan Museum of Art, e nel 2002 al V&A di Londra, non tramonta, ma continua ad evolversi grazie a sua sorella Donatella Versace.
Nato a Reggio Calabria nel 1946, Gianni Versace ricordava la sua terra come prima fondamentale musa ispiratrice: “Reggio è il regno dove è cominciata la favola della mia vita: la sartoria di mia madre, la boutique di alta moda. Il luogo dove da piccolo cominciai ad apprezzare l’Iliade, l’Odissea, l’Eneide. Dove ho cominciato a respirare l’arte della Magna Grecia”.
E infatti il suo stile inconfondibile emanava un fascino barocco estremamente femminile, dai riferimenti mitologici. Ecco perché verrà scelta la Medusa come simbolo del brand Versace. Dalla sua prima collezione disegnata nel 1972 a Milano per “Florentine Flowers”, alla prima sfilata nel 1978, la linea Gianni Versace diventa presto un piccolo miracolo della storia della moda italiana. Abbigliamento, accessori, arredamento, Versace non è solo un modo di apparire, è l’espressione di una creatività globale che abbraccia anche la danza e l’arte della fotografia. Versace ha infatti realizzato anche costumi per la Scala di Milano e sono noti gli scatti d’autore di Richard Avedon, Bruce Weber, Helmut Newton che hanno immortalato le sue collezioni.
L’abitudine di uscire in passerella con le top model alla fine di ogni sfilata sarà l’inizio di un nuovo fenomeno pop che consacrerà modelle come Naomi Campbell, Claudia Schiffer e Cindy Crawford emblema del binomio moda e bellezza.
Time nel 1995 nomina Gianni Versace Uomo del momento, due anni più tardi il suo assassinio a Miami sconvolgerà il mondo. La sorella Donatella, da sempre al fianco di Gianni nei processi creativi e decisionali, diventa il nuovo direttore creativo della maison. https://www.versace.com/it/it-it/home/
Saranno anni difficili, ma Donatella ha grinta, ha carattere e soprattutto un profondo animo artistico. I successi sono tanti, costellati da collaborazioni con le grandi star, come Lady Gaga, o Jennifer Lopez. Il Jungle Dress da lei sfoggiato nel 2000 in occasione dei Grammy Awards segnò l’era delle ricerche su Internet. Dalla più grande ricerca che Google avesse sperimentato fino a quel momento sarebbe infatti sorto Google Immagini. Potere di un vestito Versace.
Nel settembre del 2018 Michael Kors ha acquisito il brand con la cifra record di 2 miliardi. Ma Donatella resta come direttore creativo e la storia ancora tutta da raccontare…
In occasione della sfilata della collezione Primavera-Estate 2020, Donatella Versace rende omaggio al Jungle Dress. Un momento iconico in cui moda e cultura hanno fatto da catalizzatori al progresso tecnologico. Presentata nella sua versione originale, la stampa è declinata in diversi colori, materiali e tecniche. La si ritrova stampata sulla leggendaria metal-mesh e ricamata con cristalli ed elementi tie-dye. Inoltre, appare per la prima volta sulle scarpe da ginnastica Squalo e in ricami tridimensionali sulla borsa Virtus. L’incontro di tecnologia, classicismo e moda, vede collaborare Versace e Google per celebrare il ventesimo anniversario di un momento veramente leggendario nella storia della moda.